"Il Cav? Elly non usi il mio nome". La lezione di Renzi alla Schlein

Replica e controreplica a distanza tra la segretaria del Partito Democratico e il leader di Italia Viva sulla partecipazione della leader dem al corteo organizzato dai Cinque Stelle

"Il Cav? Elly non usi il mio nome". La lezione di Renzi alla Schlein
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Il botta e risposta tra Matteo Renzi ed Elly Schlein sembrerebbe non vedere la fine. È infatti da almeno due giorni che i due continuano a replicarsi reciprocamente dopo la manifestazione organizzata a Roma dal Movimento 5 Stelle contro le politiche sul lavoro messe in campo del governo Meloni. Tutto era cominciato dall'annuncio dell'attuale segretaria del Partito Democratico di volere partecipare al corteo grillino al fianco di Giuseppe Conte.

A tal proposito Enrico Borghi, ex esponente del Pd recentemente approdato a Italia Viva in polemica proprio per l'operato della nuova leadership, aveva commentato così: "Non s'era mai visto il leader della sinistra italiana rincorrere così un altro partito, intrupparsi nel corteo di altri sostenendo tesi altrui, rendersi subalterno. La mia solidarietà ai riformisti del Pd, che spero prendano atto di questa deriva".

Poi, era stato lo stesso Renzi a rincarare la dose con su Twitter. Il giorno dopo la battuttaccia di Beppe Grillo sulle "brigate di cittadinanza" l'ex presidente del Consiglio aveva infatti postato: "Delirio dei Cinque Stelle ieri sul palco di Roma: aver mandato a casa Conte per portare Mario Draghi a Chigi è stata un'operazione difficile e rischiosa ma ne andremo fieri per sempre. Poi vedo Elly Schlein rincorrere il corteo grillino e domando ai riformisti del Pd: ma davvero volete finire così la vostra esperienza politica?". Insomma, il tema della subalternità del nuovo corso dei dem nei confronti dei pentastellati era ritornato in auge nello scorso weekend e pare proprio che alla Schlein non sia piaciuto parecchio questo attacco renziano.

Fatto sta che l'ex europarlamentare ha colto la palla al balzo per rispondere direttamente al leader di Italia Viva in occasione dell'ultima direzione del suo partito. "Renzi parla di subalternità, ma appena arrivato al Nazareno invitò Berlusconi". Il riferimento è al famoso Patto che venne sancito nel gennaiio 2014 dall'allora segretario del Pd e il leader di Forza Italia, un mese prima che il politico fiorentino prendesse il posto di Enrico Letta a Palazzo Chigi. Ecco quindi giungere puntuale l'ultima reazione di Renzi, che spiega il tutto in questo modo: "Colpisce che durante la direzione nazionale del Pd Elly Schlein senta il bisogno di attaccare proprio me. Il mio Pd provò a fare le riforme nonostante il fuoco amico e la violenta polemica interna - ricorda -. E provò a fare le riforme insieme alle opposizioni: Berlusconi venne al Nazareno per discutere seriamente tra avversari come si fa nei paesi civili. Non si mise il passamontagna per parlare delle brigate, non attaccò gli Stati Uniti d’America, non portò una piattaforma opposta a quella del Pd come hanno fatto Grillo e Conte.

Un consiglio a Elly? Non usi il mio nome per ricompattare i suoi, è un giochino che non funziona più. Parli del futuro se ne è capace - conclude Renzi -. Sul passato, se vuole confrontarsi con i nostri risultati, prima prenda il 41% e poi ne riparliamo".

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