“Non dice nulla”. Così il candidato di Majorino vorrebbe redimere Cospito

Alfredo Cospito non lascia nessun messaggio per chi sta agendo in nome della sua battaglia contro il 41 bis. E difficilmente l'anarchico farà quanto vorrebbe Usuelli, ossia rinnegare se stesso in nome di una narrazione buonista che lo vorrebbe redento

“Non dice nulla”. Così il candidato di Majorino vorrebbe redimere Cospito

Dal carcere di Opera in cui è recluso, Alfredo Cospito non si sente di dire nulla a chi, all'esterno, agisce con violenza in nome della sua causa. A riferirlo è stato il consigliere regionale di +Europa/Radicali Italiani, Michele Usuelli, candidato alle prossime elezioni regionali in Lombardia con Pierfrancesco Majorino, scelto dal Pd come governatore della Regione in caso di vittoria alle urne. Usuelli oggi si è recato nel carcere di Opera, dove dall'inizio di questa settimana è recluso l'anarchico che da oltre tre mesi sta portando avanti uno sciopero della fame contro il 41-bis.

"Ho potuto parlare con tutti i detenuti malati al 41 bis, riscontrando lucidità e gratitudine nei confronti del personale in servizio, laddove le rimostranze di malati anche gravi erano per lo più indirizzare alla disorganizzazione del sistema sanitario lombardo di medicina penitenziaria. Sono lì ricoverati anche pazienti gravi", ha dichiarato Usuelli, che nel suo giro ha incontrato anche Alfredo Cospito. Al di là delle giustificazioni fornite, ma non richieste, per la sua presenza nel carcere milanese, dopo aver messo le mani avanti per aver deciso di far tornare proprio in questi giorni nella casa circondariale di Opera, Usuelli riferisce del dialogo intercorso con l'anarchico. "Non si sente di dire nulla a chi sta compiendo azioni violente, non mi ha detto di approvarle", ha dichiarato il candidato della sinistra.

Le azioni violente, commenta Usuelli, "ci allontanano dalla possibilità di una revisione del 41 bis". Cospito "per ora non si sente di mandare messaggi, ma cercherò di insistere". L'anarchico, continua il consigliere regionale, "avverte la responsabilità della sua iniziativa sul 41 bis, anche se capisce la necessità di impedire la comunicazione tra quel tipo di detenuti e l'esterno". Sembra quasi che si voglia trasformare Cospito in qualcosa che, in realtà, non è mai stato.

Difficilmente l'anarchico farà quanto vorrebbe Usuelli, ossia rinnegare se stesso in nome di una narrazione buonista che lo vorrebbe redento, lui che nelle sue lettere scriveva: "Potete tenermi in galera per il resto della vita ma rassegnatevi, non riuscirete a togliermi la coerenza ed il rispetto di me stesso, né tanto meno il piacere e la voglia di combattervi".

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