«Ma non diventi una scusa per dire che l'alcol fa bene»

Il dottor Salvatore Badalamenti è responsabile di Medicina d'urgenza dell'Humanitas a Milano. Nel pronto soccorso in cui lavora arrivano ogni giorno moltissime vittime dell'alcol.
Dottore, ora dicono che la birra avrebbe contribuito allo sviluppo della società…
«Ogni innovazione deriva in parte dal coraggio, e da un pizzico di follia, ma l'affermazione mi sembra eccessiva: non bisogna scordarsi che l'alcol può essere causa di problemi sociali e sanitari, se consumato in quantità esagerate. In pronto soccorso ne vediamo in continuazione…»
Che tipo di problemi registrate?
«Da quelli acuti, come nel caso dell'ubriaco, ai cronici: pancreatiti da alcol, problemi al fegato, allo stomaco, all'intestino. Per non parlare degli incidenti in auto e di quelli domestici. Non conosco il dato preciso, ma credo che solo nel nostro reparto ogni anno arrivino almeno diecimila vittime dell'alcol».
Altro che sviluppo della società.... Senza contare che se le donne durante la gravidanza bevessero, forse oggi saremmo molti meno…
«È così. Per le donne poi l'alcol è ancora più nocivo che per gli uomini, perché quando passa dallo stomaco viene metabolizzato meno e arriva in maggiore quantità al fegato».
Qual è il consumo consigliato di alcol?
«Perché non sia fonte di problemi, ci si dovrebbe attenere alle indicazioni della Organizzazione mondiale della sanità: un bicchiere e mezzo di vino a pasto, la metà per le donne».


E per la birra?
«Pur essendo meno alcolica del vino, la si beve più spesso fuori dai pasti, e quindi ha un assorbimento più veloce… Le indicazioni dell'Oms raccomandano in questo caso di non superare le due lattine e mezzo al giorno per gli uomini di corporatura robusta. La metà per le donne».

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