"Non l'hanno ancora fatto...". Ennesima gaffe a sinistra contro il governo

Il giornalista Paolo Berizzi accusa Meloni e Salvini di non aver commentato e condannato lo stupro di Palermo, ma rimedia solo l'ennesima figuraccia

"Non l'hanno ancora fatto...". Ennesima gaffe a sinistra contro il governo
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La sinistra, da quando è salito al governo il centrodestra, ha un solo obiettivo: ribaltare il voto degli italiani. Non è capace di fare opposizione, non sopporta l'idea che un popolo sovrano abbia liberamente scelto di farsi governare da una coalizione di governo che non sia schierata a sinistra. E così le tenta tutte per cercare di dimostrare ai cittadini che questa maggioranza è brutta e cattiva. Ma il risultato che ottiene è pressoché l'opposto, anche perché cade continuamente in gaffe ed errori clamorosi che più che far dubitare della maggioranza, sollevano molte incertezze sulle capacità di questa opposizione.

Tra gli ultimi esempi c'è il caso del conto pagato in Albania da Giorgia Meloni, intervenuta davanti al caso mediatico degli italiani scappati da un ristorante locale senza pagare il corrispettivo. Urla e strepiti sull'inopportunità di usare i soldi pubblici per questi scopi da parte dell'opposizione, costretta a fare un passo indietro con la coda tra le gambe quando è stato reso noto che quegli 80 euro di scontrino erano stati pagati dal premier di tasca propria. O ancora, che dire di Giuseppe Conte che si è lanciato in una intemerata contro il presidente del Consiglio sul caro benzina, aggiungendo al suo j'accuse uno scatto che avrebbe dovuto dimostrare come i prezzi dei carburanti siano ormai alle stelle. Peccato che quella fotografia, oltre a essere vecchia di quasi 18 mesi, risalga al periodo in cui lui rappresentava una delle principali colonne del governo di Mario Draghi. Era infatti marzo del 2022 quando venne pubblicata da un sito locale pugliese.

In questi esempi recenti, anzi, recentissimi, risalenti appena all'ultima settimana, si inserisce anche la grama figura rimediata da Paolo Berizzi. Certo, lui non è un politico ma è da sempre considerato un maître à penser della sinistra nostrana. Ieri sera, 20 agosto, alle 18.30, precisamente alle 18.28, è uscito sui social con un post in cui puntava il dito contro Meloni e Salvini per non aver (secondo lui) parlato in merito allo stupro di Palermo, perpetrato da "sette italiani che violentano una connazionale", precisa il giornalista e scrittore. Giusta precisazione, quella che quando sono coinvolti stranieri non solo non viene effettuata ma viene addirittura, spesso, ignorato il fatto. Berizzi conclude, sottintendendo la mancanza di un intervento da parte di premier e vicepremier: "Non l'hanno ancora fatto solo per via delle ferie".

Sarebbe bastato controllare i social per evitare l'ennesima figuraccia e accorgersi che Matteo Salvini, sabato 19 agosto alle ore 11.16, oltre 24 ore prima dell'intervento di Berizzi, aveva già condannato l'episodio. Ma la smania di attaccare e accusare questo governo è più forte di qualunque senso di vergogna.

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