Nucleare, Salvini: "L'Italia non può più dire di no"

A Cernobbio il ministro dei Trasporti illustra il piano infrastrutturale: novità anche su Olimpiadi e Tav. "Il ponte sullo Stretto? C'erano i no-cupola anche ai tempi di Brunelleschi"

Nucleare, Salvini: "L'Italia non può più dire di no"
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Dalle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026 al ponte sullo stretto di Messina, passando per la Tav e altre grandi importanti opere infrastrutturali. Matteo Salvini presenta al Forum Ambrosetti di Cernobbio un ampio piano decennale "con orizzonte temporale 2032", anno in cui è previsto l'avvio dell'operatività di molte grandi opere. Il ministro dei Trasporti stila un lungo elenco di cantieri che sono già cominciati in questi due anni scarsi di governo Meloni o che comunque sono oramai in procinto di partire. Il tutto condito da un altro annuncio importante: "Conto che nei prossimi giorni arrivino notizie positive da parte del governo sul dossier nucleare" perché "sono assolutamente convinto della sua necessità e dell'urgenza".

Il vicepresidente del Consiglio, in occasione dell'ultima giornata della cinquantesima edizione del Forum Teha sul lago di Como, si dice infatti convinto che il nostro Paese non possa più dire no al nucleare: "Ritengo che una delle mission più importanti di questo governo sia di riportare l'Italia nel contesto della modernità, dell'efficienza e della sostenibilità ambientale, riavviando il dossier nucleare". Questo perché "siamo circondati da reattori, con aziende italiane come Enel che stanno gestendo nucleare in tanti paesi europei ma non in Italia. È un suicidio, un non senso, una follia". Inoltre Salvini è altrettanto sicuro che, "se ci fosse la possibilità di fare un referendum, la maggioranza degli italiani direbbe sì al ritorno al futuro". Contrariamente a quanto capitato nel 2011 dopo già la consultazione popolare contraria nel 1987.

Un ragionamento non dissimile da quello sviluppato, sempre a Cernobbio, da Adolfo Urso: "Le imprese ci chiedono di abbassare il costo dell'energia e per farlo dobbiamo fare quello che stanno facendo gli altri Paesi industriali: produrre energia nucleare". Secondo il ministro del made in Italy e delle imprese la questione oggi, a differenza del passato, "è sul costo dell'energia. E dobbiamo fare col nucleare quello che stiamo facendo oggi con le rinnovabili anche per sviluppare un sistema produttivo - aggiunge -. Anche perché il gas è una fonte di transizione e dobbiamo pensare a quando non potremo più usarlo".

Nel suo discorso più generale, parlando di business, il vicepresidente del Consiglio sottolinea come nell'anno solare 2023 ci siano stati 11,2 miliardi di euro di appalti avviati e, al momento, "22 miliardi di lavori in corso". Nelle opere pubbliche - spiega - un miliardo di euro corrisponde a 17mila posti di lavoro e per questo "il record storico di occupati in Italia deriva anche su infrastrutture e cantierizzazione su cui stiamo lavorando". Quanto alle Ferrovie, ci sono "2mila cantieri aperti e 3,5 miliardi per la manutenzione", anche se questa estate "c'è stato un aumento di lavori sull'infrastruttura, che ha causato qualche rallentamento".

Salvini annuncia che questa mattina si sono chiusi i lavori per una delle più importanti curve della pista di bob di Cortina "che qualcuno riteneva non riuscissimo a fare in tempo invece è addirittura in anticipo rispetto alla consegna lavori". Si parla di un evento che coinvolgerà "tre miliardi di spettatori nel mondo, nonostante qualcuno ritenga che i grandi eventi siano ormai inutili", è la frecciatina non troppo velata scagliata a qualche partito delle opposizioni. Sul ponte di Messina l'obiettivo del leader della Lega è quello di arrivare "all'approvazione del progetto in via definitiva del Cipess entro l'anno 2024" con la partenza dei cantieri "immediatamente conseguente". Infine, la Tav: "Nel 2032 ci sarà il primo treno della Torino-Lione, progetto rispetto al quale stiamo rispettando pienamente i tempi", a differenza di quello che stanno facendo "i nostri partner", ovvero la Francia. Si tratta del "ponte a campata unica più lungo al mondo, non ce ne sono altri e lo facciamo noi italiani.

Anche la cupola di Bruelleschi non aveva precedenti nella storia dell'architettura e anche ai tempi c'erano i no-cupola. L'hanno fatto e hanno avuto ragione i "sì cupola". Conto che ci sia lo stesso risultato", ha detto Salvini.

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