Obbligo di assicurazione sulla casa contro le catastrofi naturali: cosa cambia

Il ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, sostiene che "la prevenzione non può essere un obbligo solo a carico delle istituzioni". In arrivo anche un Commissario alla ricostruizione

Obbligo di assicurazione sulla casa contro le catastrofi naturali: cosa cambia
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La terza alluvione nel giro di sedici mesi in Emilia-Romagna porta Nello Musumeci ad annunciare una serie di importanti novità per l'imminente futuro: prima tra tutte "l'obbligo per le famiglie di sottoscrivere una polizza assicurativa sulla casa contro le catastrofi naturali" verso il quale il governo Meloni intende avviarsi "gradualmente". Il ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare lo in occasione dell'High-Level Insurance Conference, organizzata dall'Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici (Ania), in partnership con la presidenza italiana del G7. "È finito il tempo in cui lo Stato poteva erogare risorse per tutti e per sempre", ha sottolineato Musumeci, il quale ha aggiunto: "La prevenzione non può essere un obbligo solo a carico delle istituzioni: ogni cittadino deve essere consapevole di vivere su un territorio a rischio e deve adottare ogni iniziativa per evitare". Il ministro ha evidenziato che "serve un cambio culturale, per questo il governo si è applicato già ad adottare una norma nella finanziaria 2024 per le polizze assicurative delle imprese, escluse quelle agricole".

All'evento organizzato dall'Ania Musumeci annuncia anche l'arrivo di un Commissario alla ricostruzione: "In Italia si sa le ricostruzioni sono lente e costosissime ed è per questo che abbiamo varato un disegno di legge appositamente sulle ricostruzioni che andrà in Parlamento proprio nei prossimi giorni, forse la prossima settimana". Il tutto viene fatto per accelerare, per determinare i tempi e per ridurre i soggetti che concorrono a tale processo. È poi prevista pure una cabina di regia "guidata da un Commissario straordinario nella quale siano presenti, non possiamo escluderle, le Regioni e gli enti locali, ma naturalmente con tempi contingentati cioè 30 giorni, 45 giorni, 15 giorni". Dopo di che il commissario è autorizzato ad andare avanti "a prescindere dal parere non espresso dagli enti locali e dalle articolazioni dello Stato".

"Siamo stati accanto alla Regione e continuiamo a esserlo ma non parliamo di ricostruzione affidata al generale Figliuolo - ha aggiunto in un'intervista rilasciata a Radio 24 -. Quella è straordinarietà, che non c'entra con la prevenzione ordinaria che va fatta in tempo di pace, e quando c'è un'alluvione e quando non c'è". Nella polemica politica montata nelle scorse ore dopo i disastri a Faenza e negli altri comuni colpiti dal maltempo il ministro Musumeci vuole assolutamente respingere tutte le accuse che sono partite nei confronti dell'esecutivo: "Mancano due mesi alle elezioni, ogni pretesto è buono per puntare il dito contro il governo nazionale - ha affermato -. E noi evitiamo di raccogliere provocazioni, però qua c'è di mezzo la vita della gente...

Allora mettiamoci attorno a un tavolo e diteci: abbiamo potuto spendere il 30, il 40 per cento... Non è uno scandalo, dopo di che vediamo insieme come accelerare sulla spesa. Questo è quello che chiediamo alle regioni e non solo all'Emilia Romagna".

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