Scoppia di nuovo la bufera su Piergiorgio Odifreddi. Il matematico, noto per le sue idee anti cattoliche e per essere una firma di punta di Repubblica, è finito nell'occhio del ciclone per due post su Priebke pubblicati sul blog che cura per il quotidiano di Ezio Mauro e per un commento - sul medesimo argomento - scritto su Facebook. Scritti in cui ha espresso critiche nei confronti dell'Olocausto e che gli sono valsi l'accusa di negazionismo.
Sul blog, a proposito delle tormentate eseqie del boia delle Fosse Ardeatine, ha parlato di "due tipi contrapposti e complementari di fanatismo" nei confronti di un cadavere di "un uomo senza vita, dunque con meno valore di un animale o un vegetale, dopo che paradossalmente per vent’anni era stata accettata senza grossi problemi la sua presenza a Roma da vivo".
Ma un vero e proprio tsunami di critiche nei suoi confronti si è sollevato in relazione a una risposta che il matematico ha postato su Facebook a un suo interlocutore. "Il processo è stata un'opera di propaganda - scrive Odifreddi -.
Non entro nello specifico delle camere a gas, perché di esse so appunto soltanto ciò che mi è stato fornito dal ministero della propaganda alleato nel dopoguerra, e non avendo mai fatto ricerche, e non essendo uno storico, non posso fare altro che ‘uniformarmi’ all’opinione comune; ma almeno sono cosciente del fatto che di opinione si tratti, e che le cose possano stare molto diversamente da come mi è stato insegnato". La bufera sul web e scattata immediatamente: "Nega l'Olocausto".Una polemica a cui Odifreddi non è nuovo. L'anno scorso un suo post sulla questione israeliana era stato censurato da Repubblica.
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