Dopo le polemiche, annullato il convegno della discordia di Boldrini & Co.

Il convegno sulla Palestina organizzato dal centrosinistra, dopo le polemiche sulla presenza di alcuni controversi relatori, è ufficialmente stato annullato

Dopo le polemiche, annullato il convegno della discordia di Boldrini & Co.
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Annullato il convegno delle polemiche. Aoi, Arci e Amnesty International annunciano di aver cancellato la conferenza stampa prevista domani alla Camera, dopo le polemiche scaturite in questi giorni prima per la presenza di esponenti alquanto controversi.

Ieri Nicola Quatrano, protagonista negli scorsi mesi di frasi antisemite nei confronti di Liliana Segre, non compariva più tra i relatori del convegno, mentre oggi a infiammare il dibattito in Aula tra maggioranza e opposizioni è stata la partecipazione di Shawan Jabarin, direttore generale della ong palestinese Al-Haq. Per tutelare quest'ultimo e per "garantire la centralità che deve avere l'attuale inaccettabile strage in corso a Gaza e la grave crisi umanitaria nella Cisgiordania occupata", gli organizzatori hanno disdetto l'evento assicurando che sarà riproposto " in altra sede ed in altre forme" e alla presenza di Shawan Jabarin. Le associazione si sono rivolte alla stampa e alla politica affinché prestino la dovuta attenzioni e attuino le "adeguate misure di contrasto" verso temi importanti come la censura, la propaganda e la criminalizzazione delle Ong e dei difensori dei diritti umani.

Oggi, infatti, nel corso della discussione nell'Aula di Montecitorio, il meloniano Giovanni Donzelli ha attaccato i tre promotori dell'evento: la piddina Laura Boldrini, la grillina Stefania Ascari e Francesco Mari di Avs. Il deputato di FdI, non soddisfatto per la rinuncia di Quatrano, ha puntato il dito sull "'ospite d'onore", ossia su Jabarin "secondo il Ministero della Difesa israeliano, è un'organizzazione terroristica perché è un'emanazione diretta del Fronte popolare per la liberazione della Palestina, che per l'Unione europea è un'organizzazione terroristica a tutti gli effetti, e non è una cosa nuova”. Donzelli ha accusato Schlein, Conte e Fratoianni, i tre leader dei partiti che avevano organizzato l’evento, di assistere in silenzio. “Tutto questo non è sostenibile, perché l'antisemitismo è un virus pericoloso che deve essere condannato unanimemente e – ha concluso Donzelli -non ci deve essere nessuna ambiguità e questa ambiguità, domani, invece, si paleserà alla Camera con questa conferenza stampa, che reputiamo indegna per questo luogo e per questa istituzione”.

Il deputato dem Andrea Casu aveva così replicato:"Non accettiamo lezioni né intimidazioni perché le nostre posizioni sono sempre state nette, tanto che la stessa Boldrini ha subito preso le distanze”. Casu si sarebbe aspettato da Donzelli lo stesso vigore sull’antisemitismo nei confronti della "gioventù meloniana". Anche il grillino Antonio Caso di M5s aveva difeso la collega di partito Ascari e, riferendosi all’inchiesta di Fanpage, ha contrattaccato:"Ci troviamo in un mondo al contrario perché dobbiamo sentire da parte di Donzelli accusare di antisemitismo la Ascari da chi fa parte di un partito in cui alberga l'antisemitismo".

La situazione, dopo la bufera scoppiata attorno la figura di Quatrano, era ormai diventata insostenibile per il centrosinistra tanto che Boldrini e Mari erano stati i primi a prenderne le distanze.

L'avvocato, lo scorso 16 marzo, aveva condiviso su "X" una foto della senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta all'Olocausto, e l'aveva accompagnata con un commento fortemente antisemita:"Sostiene Guyénot, a proposito della psicopatia biblica di Israele, che il tratto più caratteristico dello psicopatico è la completa assenza di empatia e, di conseguenza, di inibizione morale nel nuocere agli altri, unita alla sete di potere".

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