Un paradosso, un messaggio politico, il segno di una spaccatura forse insanabile. Contiene tutti e tre gli elementi quanto avvenuto in mattinata nel consiglio regionale toscano. L'assemblea, nonostante l'astensione annunciata dal capogruppo Pd e il voto contrario di Forza Italia, approva una mozione che boccia l'Italicum, chiede di procedere con la riforma elettorale inserendovi le doppie preferenze e l'alternanza di genere e rivedere la soglia per il premio di maggioranza e quelle di sbarramento. In sostanza un atto di indirizzo politico, non una legge di competenza e quindi non vincolante, ma comunque un parere espresso ufficialmente. L'affondo è figlio della distanza politica che da sempre separa Matteo Renzi, sindaco di Firenze, dal «suo» governatore Enrico Rossi. E anche dalle scelte fatte dal presidente della Regione, determinato nel perseguire una legge elettorale regionale dotata di preferenze, in dissenso rispetto alle indicazioni nazionali. Ma soprattutto è uno specchio fedele di quelle divisioni interne al Partito Democratico, ben percepibili anche a Montecitorio e Palazzo Madama.
Il confronto sull'Italicum diventa il ring in cui si consuma e si riproduce su scala regionale la profonda spaccatura interna a Via del Nazareno. La mozione viene approvata con 27 voti favorevoli, di cui 11 del Pd, il voto contrario di Forza Italia e l'astensione di 7 democratici, fra cui il capogruppo Ivan Ferrucci. Il primo firmatario è Paolo Tognocchi, di ortodossia lettiana. Il confronto si sviluppa proprio sull'onda delle appartenenze, con l'aperta contrapposizione tra lo stesso Tognocchi e altri consiglieri di area cuperliana contro i renziani, impegnati nella difesa dell'Italicum. Il consigliere regionale di Fratelli d'Italia Giovanni Donzelli alle 13 twitta: «Vi faremo sparire tutti» ha gridato il renziano Danti ai colleghi del PD in Consiglio Regionale dopo approvazione mozione contro #Italicum». Una fotografia di una spaccatura profonda, rilanciata anche da Stefano Mugnai di Forza Italia. «Il Pd è a pezzi e con lui la maggioranza in consiglio regionale. Se questo è il clima politico dubito che di qui alla fine della legislatura si possa raggiungere anche solo una minima parte dei principali obiettivi posti da Rossi. Sarebbe il caso che qualcuno ne prendesse atto e agisse di conseguenza». Infine il commento finale dello stesso Donzelli. «Mentre a Roma passava l'Italicum, la Toscana lo bocciava. La mozione contro le liste bloccate e l'Italicum approvata in consiglio regionale della Toscana è una sonora bocciatura di Renzi nella sua terra.
Il Pd è così polverizzato al proprio interno che la mozione è passata nonostante il soccorso dei consiglieri di Forza Italia e l'indicazione al gruppo Pd di astensione che in regione viene conteggiata come voto contrario».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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