Clima a dir poco rovente a pochi giorni da Wish for a Baby, la convention sulla fertilità in programma a Milano nel weekend del 20 e 21 maggio. "Ci rivolgiamo a tutti coloro che desiderano creare o ampliare la propria famiglia", quanto si legge sul sito internet dell'evento, che preannuncia imperdibili appuntamenti "con i migliori esperti di tutto il mondo". Ma secondo molti partiti, Lega e Fratelli d'Italia in primis, si tratta di mera pubblicità alla maternità surrogata: da destra a sinistra, si rinsalda l'asse contro la propaganda sull'utero in affitto. In via del tutto eccezionale, si uniscono alla battaglia anche il Partito Democratico e Alleanza Verdi-Sinistra.
"No alla pubblicità alla maternità surrogata": bufera su Wish for a Baby
Attraverso le consigliere Deborah Giovanati e Roberta Osculati, Lega e il Pd al Comune di Milano hanno chiesto all'amministrazione di fare chiarezza sull'evento Carroccio e dem hanno rivolto l'appello all'amministrazione Sala di attivarsi con la Questura e le Forze dell'Ordine per evitare che venga pubblicizzata la maternità surrogata, in palese violazione della Legge italiana: "Non possiamo accettare che vengano surrettiziamente passati contenuti contrari alle norme in vigore nel nostro Paese, che con l'art. 12 della Legge 40/2004 vieta e sanziona qualsiasi forma anche solo di pubblicizzazione della maternità surrogata".
Sulla stessa lunghezza d'onda Fratelli d'Italia. Intervistata da ilGiornale.it, la deputata Grazia Di Maggio aveva stroncato senza mezzi termini l'iniziativa:"Propaganda dell'utero in affitto, la donna viene usata come un'infrastruttura". Tranchant anche l'onorevole Carolina Varchi, già prima firmataria della legge contro la maternità surrogata: "Un'iniziativa che va fermata come prevede la legge 40 che vieta anche la sola propaganda dell'utero in affitto in Italia. L'auspicio è che il Prefetto ne disponga immediatamente la chiusura perchè contraria alla legge e all'ordine pubblico".
A completare il coro di protesta l'Alleanza Verdi-Sinistra con Luana Zanella:"Noi ci opponiamo totalmente ad una manifestazione che, utilizzando gli strumenti tipici del marketing e della pubblicità più accattivante, propone di fatto una idea di bambini trasformati in merce e del corpo delle donne in contenitore. È una grave offesa alle donne. Perciò ho rivolto una interrogazione al ministro della Salute Schillaci per chiedere: iniziative per impedire lo svolgimento della fiera "Wish for a baby"; se l'evento violi la legge sulla fecondazione (L.40/2004, art.
12, comma 4); se risulta che la fiera abbia usufruito di sovvenzioni dirette e indirette da parte di soggetti pubblici; se non ritenga che la fiera, pubblicizzando il mercato globalizzato di gameti e di embrioni non sponsorizzi di fatto la surrogazione di maternità".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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