"Razzisti, xenofobi, autoritari". Gli insulti di Vendola a Meloni e Salvini

L'ex presidente della Regione Puglia elogia se stesso per avere portato il turismo nel territorio da lui amministrato fino al 2015 e sui leader politici aggiunge: Vengono in una terra ospitale, capace di resistere all'onda nera"

"Razzisti, xenofobi, autoritari". Gli insulti di Vendola a Meloni e Salvini
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Non c'è modo migliore di trascorrere il Ferragosto insultando il governo Meloni. Deve evidentemente averla pensata così Nichi Vendola, almeno stando alle sue risposte rilasciate nell'intervista al Corriere della Sera. L'ex governatore della Regione Puglia - oramai lontano da un decennio dalla vita politica attiva ma comunque è attualmente presidente del partito Sinistra Italiana - ha ribadito le sue solite offese ai partiti che sono nell'esecutivo nazionale di centrodestra (soprattutto Fratelli d'Italia e Lega), anche se l'argomento sul quale si era incentrata la conversazione con il giornalista non riguardava direttamente l'operato dei vertici di Palazzo Chigi a quasi due anni dal loro insediamento.

Si stava parlando delle immagini, non sempre civilissime, che sono giunte proprio in queste settimane dalle spiagge della sua regione di provenienza fortemente caratterizzata dal fenomeno del turismo di massa. Vendola si autoincensava per avere "inventato" la comunicazione per rilanciare il territorio: la cosiddetta "Puglia felix" grazie al fatto di avere "modernizzato l'offerta turistica", collocando tutte le azioni del suo governo "dentro un racconto" per "renderle strumento di una visione audace. Dalla cultura all'ambiente, dall'industria alle infrastrutture, dall'agricoltura alle politiche giovanili, tutto fu pensato e costruito come emersione di quella 'Puglia migliore'".

Non si sa esattamente se alla base del modello originario, che riguardava anche il green, messo a punto dall'ex parlamentare di Rifondazione Comunista ci fosse anche la condanna in primo grado a tre anni e mezzo in primo grado per concussione aggravata inflittagli dalla Corte d'assise di Taranto nel processo "Ambiente Svenduto" sull'ex Ilva. Anche perché è in pieno svolgimento il processo di Appello e ci sarà la possibilità per lui di ribaltare la sentenza. Fatto sta che, in un preciso passaggio, Vendola prende direttamente di mira Giorgia Meloni e Matteo Salvini. A chi gli chiede se è contento che i due leader politici abbiano deciso di passare le proprie vacanze proprio in Puglia, lui ribatte: "Vengono in una terra ospitale, curiosa, innovativa, capace di resistere all'onda nera del razzismo e della xenofobia: la premier e il suo sodale rendono involontariamente omaggio al lavoro straordinario del centrosinistra pugliese".

Ecco quindi ritornare il solito repertorio di accuse contro i capi di FdI e Lega. Mancava solo il classico "fascisti" e avrebbe fatto bingo. E in effetti, seppur calmierato nei toni, arriva anche questo insulto. Sui diritti civili, infatti, l'ex presidente della Puglia afferma di non essere sorpreso dal richiamo "libertario" di Forza Italia e degli eredi di Silvio Berlusconi, con il quale dichiara di avere avuto sempre rapporto personale cordiale: "Cercano di dare più forza all'ala liberale di un governo illiberale. Credo che quel richiamo, mentre i Fratelli d'Italia insultano Elodie o la campionessa olimpica Imane Khelif, valga molto poco".

Insomma, ora per la sinistra è arrivato il momento di "contrastare il populismo, il classismo, l'autoritarismo, che sono la risposta malata alla crisi sociale". E se lo sostiene lui, c'è da fidarsi eccome.

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