"Se qualcuno pensava che avessimo paura, anche oggi dimostriamo che la piazza è casa nostra". Matteo Renzi inizia il suo comizio a piazza del Popolo a Roma e risponde così ad alcuni contestatori del Movimento per la casa che, con trombette e fischietti, provano a sovrastare la sua voce. Immediatamente i sostenitori del Pd fischiano la contestazione ma il premier li tranquillizza: "Democratiche e democratici, non rispondete alle provocazioni. Lo fanno tutte le volte, sempre all’inizio, ma noi dimostriamo con la forza del sorriso che la piazza è il luogo da cui il Pd riparte".
In merito alle imminenti elezioni europee, il premier si dice sicuro che vincerà il Pd. Poi attacca Beppe Grillo: "Quando dice "daremo a tutti il reddito di cittadinanza" fa bene, perché segna la profonda differenza tra noi e loro. Noi non vogliamo dare a tutti il reddito di cittadinanza, vogliamo dare a tutti il lavoro, perché lavoro è dignità". E ancora: "Quando ho perso le primarie del Pd mi sono sentito a casa mia perché Bersani non mi ha cacciato, non ha fatto un post sul blog. Sono rimasto a casa, una casa in cui si può anche perdere e quando ho vinto ho sentito la lealtà di chi non era con me alle primarie. Dobbiamo essere orgogliosi di un partito che non ha un fondatore e suo nipote nello Statuto, che non è un partito di plastica".
Un’uscita dall’euro? "Porterebbe solo disperazione ma questa Europa va cambiata. L’Europa non è un luogo diverso da quello dal quale partiamo, quelli che ci dicono usciamo dall’Europa non si rendono conto che ci condannerebbero a un futuro di disperazione. Però questa Europa va cambiata.
In questi anni l’Europa ha smesso di identificarsi coi nostri sogni, è diventata un insieme di austerity, di vincoli. È mai possibile che l’Europa faccia le regole per la pesca del pesce spada e del tonno e non si renda conto che ci sono i barconi con i bambini a bordo? Noi quei bambini li vogliamo salvare".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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