Un presunto danno all'erario per 43 milioni di euro. Tra i 17 destinatari degli atti di citazione ci sono l'ex ministro dell'Ambiente, Willer Bordon, l'ex sottosegretario al Lavoro, Raffaele Morese e l'ex governatore della Campania (ed ex commissario straordinario per l'emergenza rifiuti) Antonio Bassolino.
Il caso di spreco del denaro pubblico, legato a un contratto del 2002 tra Regione, Commissariato e la società Jacorossi riguarda l'emergenza bonifiche e la tutela delle acque campane. L'affidamento dei lavori avvenne senza gara pubblica e senza la certificazione Soa (relativa alla capacità tecnica ed economica dell'impresa). Inoltre il parere degli uffici ministeriali e dell'Agenzia Nazionale per la Protezione dell'Ambiente era negativo.
Il valore dell'appalto ottenuto dalla Jacorossi era di oltre 117 milioni di euro, per i siti del litorale domitio flegreo e dell'agro aversano.
Secondo la Corte dei Conti regionale poi, il Commissariato di Governo e Regione sapevano di avere tempi troppo stretti e di dover far fronte alle proteste delle comunità locali, che avrebbero causato un ulteriore ritardo al lavoro. La società fu costretta a smaltire i rifiuti presso impianti di terzi e a non utilizzare lavoratori socialmente utili, come previsto in un primo momento. Gli fu lo stesso erogato una retribuzione,
Nel 2007, dopo una serie di processi civili un accordo aggiuntivo ha riconosciuto 21,8 milioni di euro per risarcimento danni alla Spa e l'affidamento alla stessa società dei servizi di asporto rifiuti e bonifica.
Il danno erariale - di 43 milioni -
comprende i 22 riconosciuti alla Jacorossi Spa e 17 di costi aggiuntivi per lo smaltimento. Inoltre 4 milioni versati dall'Inps come cassa integrazione ai 380 lavoratori socialmente utili durante il fermo della bonifica.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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