"Rispetto, altrimenti via dall’Italia". La lezione dell’immigrato ai violenti

A "Dritto e rovescio" (Rete4) l'intervento di un ragazzo nordafricano smonta la narrazione della sinistra: "Io vengo giudicato per colpa di questi violenti, portate rispetto alle forze dell'ordine"

screen da Dritto e Rovescio / Rete 4
screen da Dritto e Rovescio / Rete 4
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“Portare rispetto alle forze dell’ordine e allo Stato italiano, altrimenti via dall’Italia”. Quello che sembra uno slogan di una delle tre anime del centrodestra italiano, è invece, riassumendo, il messaggio che arriva da un ragazzo nordafricano immigrato dallo studio di Dritto e rovescio, su Rete 4. Incalzato sulle proteste del quartiere Corvetto di Milano dopo la morte del giovane Ramy Elgaml, il ragazzo ha detto parole di buon senso verso la polizia, impartendo così una lezione ai violenti e alla sinistra che li coccola.

"Alle forze dell'ordine bisogna portar rispetto perché senza di loro a casa mia o a casa tua ci sarebbero dei gran problemi", spiega rivolgendosi a un altro ragazzo di origini nordafricane presente in studio. Ecco che, con una semplice dichiarazione, la narrazione della sinistra cade come castello di carta. Gli italiani dipinti come feroci “razzisti” che se la prendono con gli immigrati a priori è un racconto fantasy che, oltre ad essere lontano dalla realtà, non giova agli stessi immigrati regolari.

"Uno che va a rubare ed è di seconda generazione... Io mi vergogno di essere nordafricano per i danni che vanno a fare”, spiega il ragazzo facendo riferimento alla notte di protesta e violenza di Corvetto. La tragica morte di un 19enne durante un inseguimento dei carabinieri non può legittimare una violenza indistinta contro la città e i beni pubblici."Io – continua il giovane nordafricano - ho una faccia che attira l'attenzione automaticamente vengo giudicato per colpa di questi delinquenti. E se non gli va bene questa terra, se ne tornino".

Poi, a stretto giro, arriva la stoccata finale: "Bisogna anche capire una cosa – conclude - i nostri genitori sono venuti qui senza un euro, senza niente, e si sono dati da fare". L’ovazione del pubblico in studio, ormai, è solo questione di secondi.

Gli applausi arrivano da tutte le parti, perfino dagli opinionisti presenti. Tra tutti il giornalista e conduttore televisivo Mario Giordano che non si spreca con i complimenti. "Bravo, bravo", accompagna le parole del ragazzo.

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