La Russa smonta le fake della sinistra: “Mio pensiero travisato”

Il presidente del Senato invia una lettera al quotidiano La Stampa: "Non ho mai detto che il cronista aggredito doveva qualificarsi"

Il presidente del Senato La Russa
Il presidente del Senato La Russa
00:00 00:00

“Non ho mai detto che il cronista aggredito doveva qualificarsi”. Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, prende carta e penna e invia una lettera al direttore de La Stampa, Andrea Malaguti. L’oggetto della missiva è il caso Andrea Joly, giornalista del quotidiano torinese vittima di una brutale aggressione da parte di militanti di CasaPound. Data la gravità del caso, la seconda carica dello Stato non vuole lasciare spazio a inutili polemiche politiche o, addirittura, giustificazioni.

Accusato dai giornali progressisti di aver chiuso un occhio davanti alle immagini di Torino, teatro dell’aggressione, La Russa smonta le ricostruzioni strumentali di una parte della sinistra, politica e mediatica. In primis sottolineando di avere "condannato ripetutamente senza se e senza ma, la violenza esercitata sul giornalista" e precisando che"mai ho detto o pensato che Joly 'dovevà qualificarsi’ come giornalista”, come invece riportato in un titolo del quotidiano in cui, continua La Russa, "le mie parole testuali e il mio pensiero sono state totalmente travisate da questo virgolettato".

Niente da fare, questo preciso virgolettato, secondo alcuni esponenti della gauche avrebbe “inchiodato” definitivamente La Russa. Da qui la precisazione del presidente del Senato: "Mi spiace rilevare che le mie parole testuali e il mio pensiero sono totalmente travisate da questo virgolettato". E aggiunge con dovizia di particolari: “Semplicemente - riprende - non avendolo fatto e presumendo che gli aggressori non lo conoscessero, si può e si deve parlare di una inaccettabile aggressione, anch'essa senza sconti o giustificazioni, verso un cittadino, ma non si può presentare l'accaduto come un attentato alla libertà di informazione”.

Una spiegazione che sgombra il campo da ogni equivoco. La miopia ideologica di certa sinistra si scontra con le parole ragionevoli rivendicate dal presidente del Senato. “In sostanza – prova a concludere La Russa - bisogna condannare fortemente la odiosa aggressione, come ho sinceramente fatto senza però sostenere che vi era stata la inaccettabile volontà di impedire l'esercizio del diritto di cronaca che non può mai essere impedita. Ecco cosa intendessi dire”.

Semmai, riprende La Russa, “mi sarei aspettato critiche, più o meno giustificate e stranamente quasi assenti, per avere anche affermato che a mio avviso non sembra plausibile l'affermazione del giornalista secondo cui lui sarebbe capitato per caso, in quelle precise circostanze di luogo e di tempo, davanti alla sede di quel circolo. Avrei preferito che, se non fosse stato un caso, avesse dichiarato sinceramente che era li per l'esercizio della funzione”.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica