Ponte sullo Stretto, Salvini: "Cantieri aperti nell'estate 2024"

Il ministro delle Infrastrutture conferma il cronoprogramma sull'opera e, come governo, confida che gli italiani daranno fiducia al centrodestra per dieci anni

Ponte sullo Stretto, Salvini: "Cantieri aperti nell'estate 2024"
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Matteo Salvini prosegue nella propria battaglia istituzionale per la costruzione del ponte sullo stretto di Messina. La finestra temporale dell'apertura dei cantieri dell'opera è confermata per l'estate dell'anno prossima e, da questo punto di vista, il ministro delle Infrastrutture annuncia di avere invitato il commissario europeo ai Trasporti per assistere alla messa della prima pietra del ponte: "Il commissario Adina Valean è sempre stata attenta alle proposte e alle necessità italiane e l'ho invitata personalmente all'apertura dei cantieri per il ponte nell'estate 2024", afferma il vicepresidente del Consiglio. Il progetto prevede che il prossimo dicembre arrivi "la copertura economica dell'intero costo che non dovrà superare i 12 miliardi di euro".

Del resto Salvini ha sempre confermato negli ultimi giorni come il cronoprogramma del governo sull'infrastruttura stia procedendo regolarmente e che, se il timing dovesse essere rispettato interamente, l'inaugurazione avrebbe luogo tra circa nove anni: "Il primo treno, la prima auto, la prima moto attraverseranno il collegamento stabile Palermo-Roma-Milano-Berlino-Stoccolma entro il 2032", era stata la sua previsione pronunciata a inizio settimana durante il Congresso nazionale degli Ordini degli Ingegneri d'Italia. Una data che viene ulteriormente confermata oggi, con una stoccata rivolta nei confronti dei "gufi": "Quando vai a fare la legge di Bilancio cadono tanti uccelli del malaugurio. Siccome il finanziamento per il ponte sullo Stretto ci sarà, il primo treno merci attraverserà nel 2032".

Durante il suo intervento a "The Young Hope", convegno organizzato a Roma dal movimento "Fino a prova contraria", Matteo Salvini ha avuto anche modo di parlare dell'azione del governo Meloni, del quale garantisce l'assoluta solidità: "Stiamo lavorando alla manovra economica - dichiara il leader della Lega -. Nell'arco dei prossimi quattro anni mi auguro che ci sarà in manovra tutto quello che era nel programma di governo. Il governo deve fare scelte". L'obiettivo temporale complessivo è quello di dieci anni: "Stiamo pianificando tutto quello che c'è nel programma di governo: infrastrutture, pensioni, fisco, flat tax, autonomia - aggiunge -. Metteremo a terra, come sistema di infrastrutture pubbliche, tra Anas e Rfi, circa 170 miliardi di euro". Anche perché il ministro dei Trasporti è fortemente "convinto che gli italiani dieci anni di tempo ce li daranno".

Nell'annunciare di stare lavorando al piano nazionale idrico e che verrà chiuso "con gli enti locali entro il 30 ottobre", Matteo Salvini sottolinea inoltre che l'atteggiamento delle autorità austriache al Brennero denoti "arroganza e ignoranza di quello che è la libera circolazione delle merci", in riferimento alla conferma di restrizioni al passaggio dei tir alla frontiera anche per il 2024.

Il vicepremier aggiunge che "il Mit, in collaborazione con Palazzo Chigi, sta lavorando a un dossier legalmente impegnativo: adiremo alla Corte giustizia europea perché riteniamo che l'Austria stia contravvenendo a tutte le regole per fare concorrenza sleale", conclude.

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