A volte il silenzio vale più di mille parole. È questo il caso della segretaria dem Elly Schlein. Loquace con gli “amici” politici, la leader dem, dopo gli scontri di Bologna, ha espresso la propria solidarietà a tutti: dal sindaco Matteo Lepore al presidente di Regione Stefano Bonaccini, passando per i sindacati e i rispettivi esponenti di spicco. Quello che manca, e qui arriviamo al vero silenzio assordante, è una parola chiara sulla matrice ideologica degli scontri. Manca una condanna delle violenze rosse e, soprattutto, un messaggio di vicinanza alle forze dell’ordine.
Alla fine degli scontri tra antagonisti di estrema sinistra e forze dell’ordine, sono tre gli agenti rimasti feriti. Tutto questo, evidentemente, non basta a Elly Schlein e soci. Se gran parte del suo partito si è già espresso per condannare gli atti violenti delle frange più estreme della sinistra, la leader del principale partito d’opposizione fa orecchie da mercante e continua a glissare. Eppure, nelle ultime ore, i messaggi di solidarietà targati Schlein non si sono sprecati. In primis al sindaco Lepore che, in riferimento alla manifestazione di CasaPound, ha accusato il governo di aver mandato “300 camice nere” a Bologna.
“Ancora minacce, ancora intimidazioni, ancora gesti vandalici contro il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, e contro il circolo del Pd '2 agosto 1980'. Esprimo solidarietà a Lepore e a tutta la comunità dem di Bologna e mi auguro che i responsabili di questi gesti vengano individuati al più presto”, ha scritto in una nota la segretaria Pd dopo le minacce di morte al primo cittadino bolognese. “Una cosa è certa - ha spiegato - tutte e tutti noi sosteniamo l’impegno del sindaco di fronte a chi, invece di difenderle, vuole mettere in difficoltà e ferire una città e una comunità”.
Questa mattina, addirittura, la solidarietà della leader democratica va ai sindacati vittime di un presunto “attacco costante da parte del governo”. Nessun errore di battitura. “Forte solidarietà ai sindacati, in particolare a Cgil e Uil, sotto attacco costante di questo governo che dimentica i lavoratori e le lavoratrici e nega i fondamentali, cioè il diritto di sciopero è garantito in Costituzione", ha detto la segretaria del Pd da un evento di campagna elettorale a Reggio Emilia a sostegno del candidato alla presidenza della Regione Michele De Pascale.
A fronte di tutto cioò, manca una parola alle forze dell’ordine che a Bologna, come in altri casi, sono state brutalmente aggredite. Sarà sicuramente un caso anche se“a pensare male si fa peccato, ma spesso ci si indovina”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.