Seggio conteso in Calabria, grillini choc: sul riconteggio la mano della mafia

A Cosenza l'azzurro Gentile era fuori per 480 voti sulla Orrico. La giunta ha ricalcolato le schede e ridato più di mille voti al candidato del centrodestra. Conte denuncia opacità e controllo mafioso del voto, la Procura di Roma apre un'inchiesta

Seggio conteso in Calabria, grillini choc: sul riconteggio la mano della mafia
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C’è la manina della ’ndrangheta dietro una possibile tratta delle bianche? Non si parla di immigrazione ma di schede bianche «modificate» ex post per assegnare un seggio al candidato di Forza Italia Andrea Gentile, togliendolo alla grillina Elisa Scutellà. Possibile mai? C’è un esposto alla Procura di Roma che indaga su questa inquietante ipotesi, c’è l’ex premier grillino Giuseppe Conte che sul Sud ha costruito i suoi consensi e che adesso, dopo aver perso un seggio, si ricorda che «in alcune aree della Calabria il voto non è libero per il forte condizionamento politico-mafioso».

Che cosa è successo? Alle politiche del 2022 nel collegio elettorale di Cosenza - che il 5 marzo 2018 aveva visto la rielezione di Nicola Morra al Senato con 112.554, il 48,9% delle preferenze - la deputata pentastellata Anna Laura Orrico aveva ottenuto il seggio con appena 480 voti di differenza rispetto a Gentile. Dopo il ricorso alla giunta per le Elezioni della Camera, l’azzurro ha ottenuto la riapertura di tutte le schede nulle e di quelle bianche. Risultato? Con il riconteggio Gentile ha recuperato oltre 700 voti. La Orrico si è «salvata» perché è stata eletta anche al proporzionale, a finire fuori da Montecitorio è la povera Elisa Scutellà.

Nei giorni scorsi è spuntata pure una lettera anonima recapitata alla deputata M5s: «Gentile sta richiedendo i verbali di scrutinio», scrivono dei sedicenti elettori grillini, «le modalità di ricerca di qualche errore sono, come sempre, poco trasparenti e chiare, facilmente potrebbero capovolgere un esiguo risultato di voti ma di grande liberazione morale». Insomma, la base lancia il sospetto che Gentile abbia messo in moto dei magheggi con le schede bianche per strappare il seggio alla grillina Scutellà. Il leader M5s sente puzza di bruciato e se la prende con i criteri del riconteggio: «Siamo rimasti sconcertati rispetto all’interpretazione del doppio voto alla coalizione, di segno opposto rispetto alle istruzioni del Viminale. Ma siamo sorpresi anche - aggiunge l’ex premier - dalla “riqualificazione” del 10% delle schede certificate come bianche», che si sono scoperte «votate».

Un’anomalia gravissima per cui servono «tutte le possibili verifiche in Parlamento» ma soprattutto l’aiutino della Procura («C’è un esposto perché si chiarisca l’opacità del quadro», sottolinea Conte) e quello di Report, che ha sentito gli scrutatori e ha annunciato un’inchiesta choc La giunta per le Elezioni ha rinviato la decisione sull’assegnazione del seggio a martedì prossimo.

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