Semipresidenzialismo, sì del Senato

Grazie al voto di Pdl, Lega e Cn, Palazzo Madama ha approvato l'emendamento che prevede l'elezione diretta del Presidente della Repubblica

Grazie al voto concorde di Lega, Pdl e Coesione Nazionale, il Senato ha detto sì al semipresidenzialismo: è passato infatti l'emendamento all’art.9 del testo delle riforme costituzionali che prevede l’elezione diretta a suffragio universale del presidente della Repubblica. Dal voto si sono astenuti i senatori del Fli e Pisanu e Saro del Pdl. Pd e Idv hanno lasciato l'Aula per protesta.

Il testo è stato firmato da Maurizio Gasparri e Gaetano Quagliariello e prevede che il presidente della Repubblica (eletto tra i cittadini che abbia compiuto almeno 40 anni) rappresenti l’unità della nazione e ne garantisce l’indipendenza e che venga eletto direttamente dagli italiani che abbiano compiuto 18 anni.

Il Capo dello Stato avrà il compito di vigilare sul rispetto della Costituzione; di assicurare il rispetto dei trattati e degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia a organizzazioni internazionali e sovranazionali. Il Consiglio superiore della magistratura sarà inoltre presieduto dal primo presidente della Corte di cassazione, mentre il Presidente della Repubblica sarà a capo del Consiglio dei ministri.

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