Via libera alla richiesta di arresto del senatore (ex Pd) Luigi Lusi. A Palazzo Madama la Giunta per le immunità ha votato a favore della richiesta di arresto l'ex tesoriere della Margherita, indagato per aver sottratto i soldi dei rimborsi elettorali creando una contabilità parallela sfuggita ai controlli dei revisori dei conti. Solo quattro voti sono risultati a favore della relazione di Giuseppe Saro, contrario all’arresto, tredici i voti contrari.
Sinistra e Lega a favore dell'arresto, il Pdl per la libertà di voto: è questo la spaccatura emersa in Giunta per le autorizzazioni a procedere. "La procura - riferiscono fonti parlamentari - ha inviato solo una parte delle carte richieste in giunta per le autorizzazioni a procedere". Saro ha proposto il "no" all’arresto, ma in Giunta erano presenti otto membri del Pd, sei del Pdl, due del Carroccio e uno dell'Italia dei Valori, dell'Api e dell'Udc. Da qui i tredici voti a favore dell'arresto. Tra questi c'è anche quello del presidente Marco Follini che, lasciando la Commissione, ha annunciato di essere il relatore in Aula. La data della discussione sarà decisa dalla capigruppo. "Per quanto mi riguarda - ha precisato il democratico Follini - potrebbe andare anche oggi pomeriggio".
"Non ho mai detto che nei confronti di Lusi c’era il fumus persecutionis", ha spiegato Saro.
La relazione dell'esponente del Pdl era, infatti, basata sul fatto che ormai non c’è più pericolo di reiterazione del reato, fuga o inquinamento delle prove. Sul voto segreto in aula, il senatore ha chiarito che non sarà certo il pdl a chiederlo: "Ma qualcuno che prenderà questa iniziativa ci sarà...".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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