Caro Direttore,
la volontà di ridurre le tasse per chi guadagna fino a 50.000 euro, come ha confermato il viceministro dell`Economia Leo a Il Giornale attraverso un processo di riforma in grado di riequilibrare il rapporto fra fisco e contribuenti, così come prevede l`ultimo decreto in materia di «concordato preventivo», è sicuramente una scelta che risponde positivamente alle sollecitazioni inviate più volte al Governo da parte della Cisl.
Rispetto ai diversi decreti, a partire dalla nuova definizione di aliquote e scaglioni della manovra per il 2024, abbiamo ribadito che, se il fisco intende essere il volano per la crescita economica, la riduzione della pressione tributaria va accompagnata a una più intensa strategia di recupero dell`evasione, in quanto le risorse sottratte all`erario sono indispensabili per l`attuazione della riforma stessa e per la crescita del Paese.
Ci sembra importante, quindi, proseguire nella volontà di sostenere un percorso virtuoso fra i contribuenti, teso a innalzare fra i cittadini il grado di fedeltà all`erario individuando utili strategie dell`Amministrazione finanziaria sul versante della lotta all`evasione, ancora pesante fardello, nonostante il discreto risultato conseguito nel 2023 con i 30 miliardi recuperate, risorse che vanno destinate interamente alla riduzione delle tasse a lavoratori dipendenti, pensionati e famiglie.
Per la Cisl la lotta all`evasione resta un punto fermo e ineludibile della strategia fiscale su cui il governo dovrà insistere per ridurre il tax gap, la differenza tra il gettito riscosso e quello che andrebbe versato rispetto ai redditi effettivi continuando a investire su un modello avanzato di accertamenti con l`utilizzo delle più avanzate metodologie digitali.
Ciò rappresenta, per la nostra organizzazione, la priorità da associare alla necessità, non rinviabile, di rendere strutturale la riduzione del prelievo fiscale per lavoratori e pensionati.
Insistiamo con l`occasione anche a porre l`accenno rispetto al tema del fisco locale che a nostro parere necessita la definizione di principi capaci di mitigare l`effetto «sommatoria» tra imposizione statale e locale particolarmente gravosa sui redditi bassi e medi.
Considerata, infine, la delicatezza della materia e le implicazioni sulla vita dei lavoratori e pensionati, sollecitiamo il governo, così come in occasione dell`approvazione della delega fiscale, a un maggior confronto sulla materia coinvolgendo le parti sociali fin dalla predisposizione del prossimo decreto in agenda sulla riforma della riscossione.Luigi Sbarra
Segretario Generale Cisl
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