Slitta il ddl concorrenza, non sarà in discussione nel Cdm di oggi

Il disegno di legge figurava in partenza in testa all'ordine del giorno sul tavolo di Palazzo Chigi, ma i nodi da sciogliere hanno fatto sì che il testo venisse rinviato ai prossimi giorni

Slitta il ddl concorrenza, non sarà in discussione nel Cdm di oggi
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Il disegno di legge sulla concorrenza non verrà posto all'esame del Consiglio dei ministri che è stato convocato oggi pomeriggio. Nonostante fosse stato sul tavolo del preconsiglio di questa mattina, il ddl annuale per il mercato e la concorrenza 2023 è stato cancellato dall'ordine dei lavori del governo Meloni, come figura dall'agenda odierna appena diffusa dove teoricamente era stata inserita al primo punto dei provvedimenti dell'esecutivo. Nessuna traccia nella convocazione del Cdm delle ore 17.30 a Palazzo Chigi, dunque. A quanto si apprende, restando da sciogliere alcuni nodi, il testo è stato rinviato alla riunione del Consiglio dei ministri che dovrebbe essere convocata venerdì alle 10. Una successiva riunione del governo è per ora fissata in agenda mercoledì 7 agosto alle 11.

Il ddl Concorrenza fa parte dei 69 obiettivi assegnati dal Pnrr che vanno varati entro il 31 dicembre prossimo per accedere alla settima rata da 18,2 miliardi di euro. Nel testo sarebbe previsto il consolidamento della misura varata durante la pandemia per consentire ai clienti di bar e ristoranti di potere stare all'aperto riducendo i rischi di contagio (il cosiddetto "salva-dehors"). Il governo punterebbe ad approvare una proroga della normativa per ristoranti e commercio, legata allo stato provvisorio della misura, in attesa di presentare uno strumento normativo nuovo – il cui lavoro preparatorio prevede il coinvolgimento dell'Anci e del ministero della Cultura e le sovraintendenze – per rendere strutturale i dehors ma con norme più stringenti per il decoro pubblico.

Ci sono poi anche misure in tema di assicurazioni auto per favorire la concorrenza e semplificare le procedure per il passaggio da una compagnia all'altra, con un focus particolare sulla portabilità dei dati della scatola nera sulle auto. Si prevede che nel passaggio tra una compagnia e l'altra i dati (almeno quello critici) possano essere trasferiti. Sulle concessioni autostradali, indicate da più voci nel pacchetto, sarebbe invece in corso un confronto con la Commissione europea che ha avanzato alcuni rilievi su una bozza preliminare. In ogni caso oggi pomeriggio ci dovrebbero sul tavolo della squadra di governo i primi testi unici di riordino della normativa sul fisco, in attuazione della delega fiscale.

Nel dettaglio sono tre i decreti legislativi per cui si prevede l'esame preliminare: uno sul testo unico delle sanzioni tributarie amministrative e penali, un altro sul testo unico dei tributi erariali minori e un terzo sul testo unico della giustizia tributaria.

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