Squinzi lancia l'allarme: "Siamo nell tempesta, adesso serve coesione"

Il leader di Confindustria avverte: "Situazione complessa, ma non siamo la Spagna". E alla politica: "Dimostri compattezza"

Nella preoccupazione del presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, c'è dentro tutta la bufera che si sta abbattendo in queste ultime ore sui mercati europei e, in particolar modo, su Piazza Affari. Con uno sguardo sul differenziale tra i Btp e i Bund tedeschi che questa settimana è tornato ai livelli toccati al momento dell'insediamento di Mario Monti a Palazzo Chigi. "La situazione è complicata e abbiamo bisogno di molta coesione, siamo su una barca nella tempesta e dobbiamo remare tutti nella stessa direzione", ha commentato il numero uno di viale dell'Astronomia rispondendo ad una domanda sulla tenuta del governo ed il clima politico a margine del premio imprese per l’innovazione.

Secondo Squinzi, il sistema Italia sta affrontando un momento "molto complesso" pur avendo una struttura economica diversa dalla Spagna. "Quello che sto dicendo da un po' di tempo è che dobbiamo andare con più decisione verso gli Stati Uniti d’Europa anche la Germania non può pensare di sopravvivere da sola alla dissoluzione dell’euro o dell’Europa", ha fatto notare il leader degli industriali assicurando che l’Italia arriverà a chiedere gli aiuti economici come la Spagna, Squinzi dal momento che i nostri fondamentali sono molto più forti di quelli iberici. "Siamo molto più competitivi - ha continuato - molto più forti e oltretutto a differenza della Spagna non abbiamo l’esplosione della bolla immobiliare, la situazione tra Italia e Spagna è un po' diversa". Tra le maggiori preoccupazioni del presidente di Confindustria c'è senza dubbio l'attacco della speculazione internazionale contro l’Eurozona e contro l’Italia. Per questo, secondo Squinzi, uno spread così alto nasce proprio dalla "mancanza di misure incisive da parte dell’Europa e può avere una sua logica".

Dinnanzi a questa situazione drammatica, Squinzi ha auspicato che, in un momento così delicato per il Paese, la politica dimostri "coesione e compattezza". Senza voler inoltrarsi nei "problemi della politica che Squinzi stesso ammette di non conoscere e sul quale non vuole esprimersi. "Certo la situazione è complicata e abbiamo bisogno di molta coesione, di molta compattezza - ha aggiunto Squinzi - siamo su una barca nella tempesta e dobbiamo remare tutti nella stessa direzione". Per Squinzi, il momento per il paese è molto difficile e la crisi finanziaria ha un impatto reale sull’economia e sull’occupazione. Purtroppo sono possibili altri tagli dell’occupazione ma occorre trovare la capacità di reagire.

"Stiamo fronteggiando - ha detto Squinzi - un momento molto difficile con un impatto diretto sull’economia reale e sull’occupazione. Purtroppo ulteriori riduzioni dell’occupazione potrebbero essere possibili ma auguriamoci di trovare la capacità di reagire e di bloccare questa emorragia".

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