Redditometro, slitta lo stop. Si tratta sulle misure pro-balneari

La commissione Bilancio del Senato esamina il decreto Coesione. Fi esulta per l'abrogazione dello strumento anti-evasione, mentre la Lega trasformerà l'emendamento sugli stabilimenti in un odg

Redditometro, slitta lo stop. Si tratta sulle misure pro-balneari
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La commissione Bilancio del Senato ha concluso per oggi l'esame del decreto Coesione. In attesa di concludere il voto degli oltre 700 emendamenti presentati, tra le proposte accantonate al Dl restano quello della Lega sui balneari e quello di Forza Italia sull'abolizione della legge sul redditometro e del decreto ministeriale di maggio in materia, poi sospeso. Su quest'ultimo punto il sottosegretario all'economia Federico Freni in mattinata aveva anticipato che "le giuste istanze di Forza Italia sono ampiamente condivise e saranno valorizzate dal governo in un prossimo provvedimento normativo". A quanto si apprende ora l'Esecutivo sarebbe intenzionato a dare indicazioni sul superamento di questo strumento fiscale già a partire da questo giovedì quando il Consiglio dei Ministri esaminerà uno schema di Dlgs, nell'ambito di attuazione della delega fiscale, in particolare correttivo del concordato preventivo.

Del resto, ha aggiunto l'esponente di governo, lo strumento anti-evasione "non è più utilizzato da anni" e "nessuno ha intenzione di utilizzare". Il viceministro Leo, il ministro Giorgetti e tutta la maggioranza sono dunque al lavoro "per rispondere in modo concreto e obiettivo alle esigenze dei contribuenti con la serietà che sempre ha caratterizzato questo governo". Quanto ai tempi per il nuovo provvedimento sul redditometro Freni non ha escluso anche il ricorso ad un decreto o ad un percorso parlamentare: "Magari - ha anticipato - sarà il Parlamento a poter valorizzare questa istanza in una cornice più ampia dei tanti provvedimenti normativi che ci saranno". La commissione Bilancio di Palazzo Madama ritornerà a riunirsi domani mattina, a partire dalle ore 9.

Forza Italia: "Nostra battaglia abolire il redditometro"

"Arriva al successo la nostra battaglia per l'abolizione totale e definitiva del redditometro", annunciano in una nota i senatori di Forza Italia Gasparri e Damiani, rispettivamente capogruppo del movimento azzurro a Palazzo Madama e alla commissione Bilancio. Il viceministro Freni ha detto di "condividere questa nostra proposta e, come noi abbiamo detto più volte, si intende definirla ancora meglio dal punto di vista tecnico per inserirla nei provvedimenti in esame del Parlamento". I due parlamentari aggiungono di avere avuto anche un confronto con "i massimi livelli del governo, che hanno confermato la condivisione della proposta di Forza Italia e la necessità di inserire in provvedimenti imminenti la soluzione da noi auspicata".

Gasparri e Damiani ricordano come il partito fondato da Silvio Berlusconi sia sempre stato aperto a una "riformulazione del testo per renderlo ancora più corrispondente all'esigenza che proponiamo". Tuttavia non intendono distaccarsi dalla fermezza nella sostanza, ovvero l'abolizione del redditometro, ma si ritengono comunque "flessibili nella forma". Quanto è stato rivolto da coloro che nel governo sono i massimi responsabili di questa materia "ci rassicura e ci può far dire, fin da ora, che la battaglia di Forza Italia per l'abolizione del redditometro - concludono - sarà certamente vinta nel Parlamento, con un voto che potrà essere il più ampio possibile".

Balneari, l'emendamento della Lega anche in dl Agricoltura

Tra gli emendamenti accantonati dal decreto Coesione c'è anche quello avanzato dalla Lega in merito ai balneari con il quale s'intende sostenere la mappatura condotta dall'esecutivo nazionale delle spiagge libere e di quelle assegnate. L'istanza, inoltre, propone di stabilire che gli indennizzi ai concessionari uscenti siano a carico di quelli subentranti, nel caso di una gara, oltre che il diritto di prelazione: si tratta della possibilità per i titolari delle concessioni di dichiarare la propria volontà a proseguire la gestione prima del termine della concessione in essere. La Lega ha proposto la medesima modifica al decreto Agricoltura, quindi è probabile che il governo domani - nel corso della conclusione della votazione - possa decidere di accantonare momentaneamente la richiesta.

"Trasformeremo l'emendamento in un ordine del giorno", preannuncia Massimiliano Romeo, capogruppo al Senato del Carroccio. "C'è un impegno politico e abbiamo avuto ampia rassicurazione da Palazzo Chigi che il tema sarà affrontato nei prossimi Consigli dei ministri con una norma che presenteremo nei prossimi decreti". Il parlamentare leghista prosegue sottolineando che, "al contrario di quanto letto in questi giorni, la nostra proposta non è stata una forzatura ma una richiesta di intervento urgente al governo, coerente con le istanze di un settore importante per il Paese".

Qua è stato riconosciuto il lavoro "effettuato dal tavolo tecnico istituito presso la presidenza del Consiglio. Abbiamo agito con la responsabilità e la coerenza che da sempre caratterizzano la Lega", chiosa.

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