Tajani e i tre capigruppo: Fi riparte dal "direttorio"

Dopo lo shock, il partito cerca di ricominciare. L’auspicio condiviso: «Un Berlusconi in campo»

Tajani e i tre capigruppo: Fi riparte dal "direttorio"
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Sarà impossibile elaborare il lutto, scrollarsi di dosso lo shock e la sofferenza in così pochi giorni. Ma dopo il silenzio serve ora un segnale per ripartire, per dire chiaramente all’opinione pubblica che la storia di Forza Italia non finisce con la scomparsa del suo fondatore.
Antonio Tajani oggi alle 12 convocherà i giornalisti per una conferenza stampa nella sede del partito insieme a Licia Ronzulli e Paolo Barelli, presidenti dei gruppi parlamentari di Senato e Camera e Fulvio Martusciello, capo delegazione al parlamento di Strasburgo. Sarà sostanzialmente l’ufficializzazione del direttorio che dovrà guidare Forza Italia fino alle Europee probabilmente con Tajani come presidente reggente, in attesa di ristrutturare il movimento, abituarsi tutti al cambio di pelle, modificare le abitudini, le procedure, le dinamiche interne ed esterne e prepararsi alla stagione congressuale.
Dal coordinatore di Forza Italia ieri è stato lanciato un primo segnale di continuità anche verso la famiglia europea di appartenenza. Tajani dalla sede del partito, in piazza San Lorenzo in Lucina, si è collegato alla riunione di Presidenza del Ppe durante la quale è stata ricordata la figura di Silvio Berlusconi. Il ministro degli Esteri ha ribadito che «la linea di Forza Italia resta e resterà europeista ed atlantista. Il movimento azzurro continuerà a essere il partito di riferimento dei moderati, pilastro del centrodestra. Continueremo a essere protagonisti nel Ppe».
Il presidente del Ppe, Manfred Weber, ha assicurato «il pieno sostegno a Forza Italia e alla sua azione di governo all’interno dell’esecutivo di cui il movimento azzurro è asse portante». Tajani ha anche annunciato la volontà di ricordare Berlusconi in Consiglio dei ministri, «lo farà la presidente del Consiglio ma vorrò farlo anche io».
Per le decisioni più operative ci vorrà tempo, probabilmente anche per definire il rapporto con la famiglia Berlusconi. «Un membro della famiglia con un ruolo attivo in Forza Italia? Lo auspichiamo fortemente» dice Raffaele Nevi, vicepresidente vicario dei deputati. «Ne saremmo tutti felici - aggiunge - ma queste decisioni spettano solo alla famiglia Berlusconi che farà le scelte più opportune. Questo è però ancora il momento del lutto, vedremo cosa accadrà in futuro». Per il momento i sondaggi indicano un aumento dei consensi.
Il sondaggio di Euromedia Research registra per gli azzurri una accelerazione di 2,4 punti, con il 9,5%. Fratelli d'Italia rimane primo partito italiano con il 28,8% (-0,2). Cresce il Pd al 21,3% (+1,2), seguito dal M5S in calo al 15% (-0,7). L'88,3% del campione non vede nella scena politica italiana attuale un erede di Silvio Berlusconi. «Forza Italia fa parte del Ppe, andrà avanti perché siamo essenziali nel panorama politico italiano e internazionale, ed è interesse di tutti avere un partito che abbia buoni rapporti con l'Europa anche in vista dei fondi che arriveranno per il Pnrr» dice Maurizio Gasparri. «Il nostro impegno sarà mantenere il consenso e tutelare quello che Berlusconi ha costruito». L’idea è quella di puntare sulla comunità politica azzurra, non avendo più il grande regista.

«Questo progetto ha una grande voglia di futuro, seguiremo ciò che dice lo Statuto» dice Alessandro Battilocchio, responsabile elettorale del movimento azzurro, ai microfoni di Rainews24. «Forza Italia è una grande comunità politica e andremo avanti nel solco e nel segno di Silvio Berlusconi».

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