Roma - Conte Mascetti for president. E la supercazzola conquista l'assemblea di Montecitorio.
Lo sberleffo, l'irrisione, la dissacrazione sono irrinunciabili per la maggioranza degli italiani anche nei momenti più solenni. E infatti il grande Mario Monicelli li ha voluti celebrare nella saga cinematografica Amici miei. Ma neppure il grande regista toscano avrebbe mai potuto immaginare che il nome del mitico Raffaello Mascetti, il conte interpretato da Ugo Tognazzi, sarebbe stato pronunciato nell'aula della Camera durante la votazione per il presidente della Repubblica. E invece l'inventore della supercazzola prematura, con scappellamento a destra, è diventato uno dei protagonisti della cerimonia del voto. E non soltanto per il fatto che il presidente della Camera, Laura Boldrini, non ha avuto la prontezza di dichiarare la scheda nulla ma ha invece pronunciato ad alta voce «Raffaello Mascetti», scatenando le risate dei presenti. Lo spirito del «cazzeggio» del Conte Mascetti evocato in aula si è a quel punto impossessato dei grandi elettori presenti che, alla seconda votazione, si sono lasciati completamente andare, votando i nomi più assurdi e provocando l'imbarazzo della solita Boldrini che si è ritrovata ad annunciare pure il voto per il pornodivo Rocco Siffredi. Nella prima votazione i burloni si erano limitati a votare la show-girl Valeria Marini, giocando sul'omonimia con il vero candidato; l'astrofisica Margherita Hack; l'ex moglie di Berlusconi, Veronica Lario; i giornalisti Claudio Sabelli Fioretti e Milena Gabanelli e infine l'onorevole Mara Carfagna, che comunque «non ha l'età» per il Colle. Tra le stranezze anche un paio di Franco «Marino», errori che non si sa siano stati volontari.
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