“Adeguerò l’eloquio alle tue capacità”. Scontro Renzi-Giuli al Senato

Scintille durante il primo question time al Senato del ministro della Cultura. Renzi ironizza sull'ultima audizione dell'esponente del governo. Secca la replica di Giuli

“Adeguerò l’eloquio alle tue capacità”. Scontro Renzi-Giuli al Senato
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Il neo ministro della cultura da un lato e il leader di Italia Viva dall’altro. Ieri l’aula del Senato si è trasformata in un ring perfetto per Alessandro Giuli e Matteo Renzi. I colpi bassi non erano ammessi: lo scontro si è consumato sulla capacità oratoria, l’ironia sferzante e l’acume politico. I motivi dello scontro sono principalmente due. In primis la nomina di Fabio Tagliaferri – fatto dal predecessore di Giuli, Gennaro Sangiuliano – presidente di Ales spa. Ma a finire in mezzo al diverbio è anche l’audizione del ministro di qualche giorno fa in commissione alla Camera, condita da riferimenti filosofici considerati dall’opposizione come mera e “saccente disquisizione”.

Il primo a prendere la parola è il numero uno di Italia Viva. La stoccata di Renzi arrivi nel merito nella nomina di Tagliaferri presidente di Ales, una società in house con il ministero della Cultura. Il commento di Renzi è tranchant: “È una persona dal curriculum impresentabile e ridicolo”. Poi, a stretto giro, è arrivata l’accusa diretta al ministro: “Questa presidenza - ha chiesto Renzi - è stata scelta in nome di una valutazione di merito o in nome dell'amichettismo, come io penso?". Ma non basta. L’ironia dell’ex sindaco di Firenze colpisce anche l’audizione del ministro Giuli alla Camera che nelle ultime ore ha creato polemiche e sollevato le critiche dell’opposizione.

“Intende fare repulisti anche sul buon Tagliaferri? Perché, cito, ‘di fronte a questo cambiamento di paradigma, la quarta rivoluzione epocale della storia delineante un’ontologia intonata alla rivoluzione permanente dell’infosfera globale’, il rischio che si corre è duplice e speculare”, esordisce Renzi prendendo spunto dalle parole di Giuli. Poi incalza: "Io trovo interessante sia la citazione, non contenuta qui, di Hegel che quella che io vedo di Luciano Floridi, sia una citazione di Monicelli e di Tognazzi e del conte Mascetti a proposito della sua strategia culturale. Ma le domando che ci azzecca con Hegel e la rivoluzione permanente dell’infosfera globale un Ncc di Frosinone alla guida di un’azienda di servizi culturali?”.

La risposta del ministro non si fa attendere. Al suo primo question time a Palazzo Madama, Giuli gioca in attacco: “Prometto da oggi che farò del mio meglio per adeguare il mio eloquio alle capacità cognitive del senatore Renzi. Poi nel merito della nomina del presidente e amministrazione delegato di Ales precisa: “Sarebbe opportuno porre fine alle speculazioni e alle illazioni circolate sinora. Da parte nostra si conferma non soltanto la regolarità formale della procedura di designazione, ma altresì il valore professionale del dottor Tagliaferri, il quale, oltre ad aver ricoperto diversi incarichi, vanta un’indiscussa e duratura esperienza manageriale”.

La replica del numero uno di Italia Viva alza nuovamente i toni dello scontro. “È la prima volta che lei risponde a un question time e mi dispiace averla vista tremare, come hanno visto da casa, anche perché non vi era alcun intento malevolo”, ironizza Renzi. Da qui l’intervento del presiedente del Senato Ignazio La Russa: "Io non l'ho vista questa cosa. La pregherei di essere corretto”.

“Lei dall'alto, signor Presidente - ha sbottato Renzi - faccia l'arbitro, non faccia il supporter, si limiti a tifare l'Inter. Fratelli d'Italia la tifa in un'altra sede, anche lei stia al suo posto, la ringrazio”.

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