"Eredità disastrosa". L'ultimo sfregio dei 5S al Cav durante il ricordo in Parlamento

Al Senato il Movimento guidato da Conte non commemora l'ex presidente del Consiglio, mentre alla Camera prende la parola per offendere la sua memoria. Debora Bergamini (Forza Italia): "Rimangono vincolati al loro istinto dell'odio"

"Eredità disastrosa". L'ultimo sfregio dei 5S al Cav durante il ricordo in Parlamento
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Il Movimento 5 Stelle ha deciso di non partecipare alla commemorazione di Silvio Berlusconi che si è tenuta questo pomeriggio dentro il Senato della Repubblica, mentre invece ha scelto il luogo della Camera dei Deputati per infarcire i discorsi del ricordo dell'ex capo di governo con le solite accuse antiberlusconiane. A un anno esatto dalla scomparsa del Cavaliere gli esponenti politici grillini hanno quindi scelto di muoversi sostanzialmente con le stesse identiche modalità che avevano caratterizzato la loro azione dodici mesi fa, quando nessun rappresentante pentastellato si era recato a Milano per assistere ai funerali di Stato dello storico leader di Forza Italia all'interno del Duomo a differenza di tutti gli altri partiti, anche di opposizione, quando in quei giorni era stato anche proclamato il lutto nazionale.

Immediata la pronta ferma risposta della forza politica ora guidata da Antonio Tajani. Con la sua mancata partecipazione alla commemorazione di Berlusconi nell'Aula di Palazzo Madama, il Movimento 5 Stelle "non smette mai di alzare il livello del proprio analfabetismo istituzionale", afferma duramente Deborah Bergamini, vicesegretaria di Forza Italia. I senatori del partito presieduto (chissà ancora per quanti giorni) da Giuseppe Conte dimostrano di essere "gli ultimi giapponesi di una guerra finita da tempo - prosegue -. Il valore del nostro Presidente non solo dopo la scomparsa, ma anche negli ultimi anni di vita, è stato ampiamente riconosciuto anche da critici e avversari", viene ulteriormente sottolineato nella nota ufficiale. Se ne desume che i grillini, che "tali sono rimasti, rimangono vincolati al loro istinto dell'odio, unica vera loro categoria politica di riferimento". Ecco quindi perché, "a differenza di Berlusconi, la storia del nostro Paese, che non conoscono, si dimenticherà ben presto di loro".

L'intervento del senatore Maurizio Gasparri, capogruppo di Forza Italia al Senato, ha dato il via ufficiale alle ore 15.30 al ricordo istituzionale del quattro volte presidente del Consiglio da parte della politica italiana. Il Partito Democratico, come anche gli altri gruppi parlamentari - e come ampiamente previsto - non prenderà la parola. Il tutto in uno schema concordato, che ricalca esattamente quanto avvenuto nel medesimo emiciclo nella giornata ieri, quando a commemorare Enrico Berlinguer con un discorso erano stati solamente proprio lo stesso il Pd e Alleanza Verdi-Sinistra. Là i Cinque Stelle (come tutto il centrodestra) decisero perlomeno di essere presenti dentro l'Aula: oggi, invece, neanche quello. Ma, almeno da questo punto di vista, hanno dimostrato tutta loro tragica "coerenza" nel continuare a combattere un avversario politico che non c'è più.

Gli insulti a Berlusconi alla Camera

"Noi riteniamo che l'eredità di Silvio Berlusconi in questo Paese sia stata politicamente e moralmente disastrosa", afferma il deputato del Movimento 5 Stelle Riccardo Ricciardi, in occasione della commemorazione di Berlusconi alla Camera. "Berlusconi ha inquinato il rapporto tra politica e magistratura, voglio sapere quale riforma ha fatto lui, non accettiamo, mi dispiace, la beatificazione di una persona che ha definito eroe Vittorio Mangano", ha continuato il parlamentare grillino, tra gli applausi dei suoi colleghi di partito e la protesta degli esponenti del centrodestra che hanno lasciato l'Aula di Montecitorio. "Riteniamo non sia mai esistito un presidente del Consiglio in un Paese dell'Occidente condannato per frode fiscale, legittimando così tutti gli evasori a sentirsi impuniti".

Dopo la premessa del "cordoglio personale dovuto alla famiglia e alla comunità di Forza Italia", Ricciardi non risparmia stilettate al fondatore di Fi e scandisce: "A distanza di un anno, poichè dobbiamo rispettare questo luogo e quello che siamo, non ci possiamo sottrarre nel dire la nostra posizione sulla sua figura storica e politica - conclude - e dobbiamo farlo oggi come abbiamo sempre fatto quando era in vita".

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