Continuano ad alzarsi i toni contro il governo Meloni da parte della sinistra extraparlamentare. Le violenze di Bologna di ieri hanno dimostrato che i facinorosi sono sempre pronti a scendere in piazza per cercare lo scontro con le forze dell'ordine, schierate sul territorio dalle autorità per far rispettare la democrazia e per garantire la sicurezza di tutti. Ma i soliti gruppi continuano a soffiare sulle braci, ad aizzare le rivolte e a sobillare i giovanissimi alla rivolta. Gli obiettivi sono sempre gli stessi: il presidente del Consiglio e i suoi ministri, contro i quali è in corso una campagna d'odio, a cui la sinistra parlamentare sembra essere insensibile e disinteressata. Anzi, a tratti sembra che questa violenza non venga condannata perché fa gioco nel rincorrere l'obiettivo di picconare l'esecutivo.
A Bologna, sempre nella stessa città, dove i collettivi e i centri sociali la fanno ormai da padrona, nelle ultime ore sono apparsi dei volantini in cui i volti di Giorgia Meloni e del ministro dell'Università, Anna Maria Bernini, sono sporchi di rosso, forse a simboleggiare il sangue. A firmarli i soliti di Cambiare Rotta, il gruppo comunista organizzato che fa capo a La Rete dei Comunisti e che, a diverso titolo, gestisce e coordina gran parte delle manifestazioni studentesche e delle occupazioni del nostro Paese. L'occasione è la promozione della manifestazione "No Meloni Day", la seconda di questo tipo, che è in programma il prossimo 15 novembre in quasi tutte le città italiane.
"Il manifesto con mani insanguinate sopra i volti di Giorgia Meloni e Anna Maria Bernini è un ulteriore passo verso forme di lotta politica che usano l'insulto, la minaccia, la violenza come metodo. Desta preoccupazione che tali forme di lotta non trovino adeguata e ferma condanna da parte di tutte le forze politiche", ha scritto il ministro Giuseppe Valditara su x.
"Continuano senza sosta le ondate di odio dei collettivi di sinistra, che stavolta tornano ad attaccare il Governo. L'organizzazione giovanile comunista 'Cambiare Rotta' ha organizzato, per il 15 novembre, il 'no Meloni Day', con tanto di locandina che riporta delle mani insanguinate sui volti del Presidente del Consiglio e del ministro Bernini", si legge in un comunicato diffuso dal senatore Michele Barcaiuolo, coordinatore regionale di Fratelli d'Italia in Emilia Romagna. "Dietro la scusa di fantomatici tagli all'istruzione si cela, e nemmeno in maniera troppo nascosta, la volontà di inneggiare violenza sulle donne e alzare di nuovo i toni. Dopo le violenze contro le forze di polizia e contro gli ebrei, i movimenti di estrema sinistra dimostrano ogni giorno di non conoscere limiti. I partiti di sinistra condanneranno o anche stavolta staranno zitti?", conclude il senatore.
"In queste ore sono apparse nella città di Bologna alcuni manifesti con scritte inaccettabili e offensive, volte a creare un clima di odio e intimidazione nei confronti del governo e di alcuni ministri", scrive Mario Occhiuto, senatore di Forza Italia, nel suo comunicato.
"Questo è il clima che alcune frange violente vogliono imporre nella città, all'Emilia Romagna e a tutto il paese, sul quale una certa parte politica soffia forte. La sinistra abbassi i toni e prenda le distanze, tornando ad un civile e democratico confronto", ha concluso il senatore.
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