I destini di Josè Mourinho e Cristiano Ronaldo si erano separati nel 2013, quando l'attuale allenatore del Manchester United aveva lasciato Cr7 solo al Real Madrid. Ma ora le sorti di questi due grandi protagonisti del calcio mondiale si riuniscono: purtroppo per loro non per ragioni calcistiche, ma legali. Dopo l'indagine a carico del quattro volte Pallone d'oro per frode fiscale, infatti, anche l'ex tecnico di Porto e Inter è stato denunciato in Spagna per lo stesso reato: avrebbe frodato al fisco iberico 3,3 milioni di euro tra il 2011 e il 2012.
La notizia, data in esclusiva dal quotidiano El Confindencial, è arrivata fino a Manchester dove Mourinho lavora da una stagione come tecnico dello United.
La denuncia, presentata dalla sezione reati economici della procura di Madrid (che ha aperto un fascicolo simile anche per Cristiano Ronaldo), riguarda una presunta evasione dell'Irpef spagnolo mentre il tecnico portoghese sedeva sulla panchina dei Galacticos (2010/2013).
La frode, realizzata attraverso un meccanismo di società "fantoccio" con sede nei paradisi fiscali, riguarderebbe il periodo tra il 2011 e il 2012: 3,3 milioni di euro l'ammontare della presunta truffa, di cui 1,6 milioni il primo anno e 1,7 il secondo.
Non è la prima volta che Mourinho sbatte nei controlli del fisco spagnolo. Il 23 luglio 2014 i suoi avvocati ricevettero una minacciosa lettera dalla locale Agenzia delle Entrate, che avvisava lo "Special one" di un'indagine a suo carico sempre per frode fiscale.
Quella volta, nel mirino dei giudici, c'erano i 12 milioni di euro che Mourinho si era scordato di dichiarare al fisco.La vicenda era terminata con il pagamento di una multa di 4,4 milioni di euro (sanzioni comprese). In questo modo Mourinho aveva evitato ogni possibile conseguenza sul piano penale.
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