Nica Fiori
La visione del complesso archeologico di Villa Adriana, le cui architetture si ispirano a luoghi visitati da Adriano nei suoi molteplici viaggi, fa riflettere sullampiezza della dimensione intellettuale di questimperatore che, non amando la Roma caotica e clientelare del suo tempo, volle che gli fosse costruita una città in miniatura, perché in essa egli potesse rilassarsi coltivando la propria idea del bello. Il Canopo di Villa Adriana, un triclinio estivo che nel nome richiama il canale nilotico scelto dallimperatore per rappresentare lEgitto, è forse la parte più affascinante. Il suo antiquarium ospita fino al 15 ottobre la mostra «Suggestioni egizie a Villa Adriana», che sottolinea linfluenza che ha avuto la cultura egizia su Adriano e il suo riflesso nella grandiosa residenza tiburtina. Dopo la morte misteriosa del giovane favorito Antinoo, che nel 130 d.C. si sarebbe gettato nel Nilo, Adriano lo pianse profondamente, fondò una città in suo onore, lo identificò con una stella e lo fece adorare come divinità. Per perpetuarne il ricordo, fece erigere nella sua villa lAntinoeion, una sorta di santuario-tomba i cui recenti scavi hanno consentito di proporre unipotesi ricostruttiva convincente, con due templi affrontati e unampia esedra porticata, dalle colonne tortili in giallo antico. Situato presso lingresso monumentale della villa, tra il Pecile e il Vestibolo, costituisce il primo esempio di costruzione egittizzante di epoca adrianea. Gli elementi più significativi per evidenziare il rapporto di Adriano con lEgitto sono le raffigurazioni che ornavano le pareti interne della cella, i cui soggetti, in stile egizio-alessandrino, si rifanno al repertorio religioso delletà tolemaica, che aveva come divinità principale Iside, il cui culto misterico si diffuse ampiamente a Roma e nelle province del suo impero. Il percorso della mostra, suddiviso in tre sezioni (la decorazione scultorea del Canopo, gli elementi egizi a villa Adriana e lAntinoeion), affianca ai ritrovamenti più antichi, come il celebre coccodrillo del Canopo, alcuni reperti scoperti recentemente nellAntinoeion e nella palestra. Si tratta di opere raffiguranti Iside, Antinoo sotto le sembianze del dio Osiride, sacerdoti, offerenti, babbuini, falconi, leoni e sfingi, oltre a basi di statue e vasi, realizzati in molteplici materiali, dal marmo bianco al bigio morato, dal rosso antico alla diorite, al basalto.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.