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L’INTERVISTA 4 KUMATAKI

TorinoL’industria dell’auto è tra le più colpite dalla tragedia del terremoto in Giappone. Con quali riflessi su produzione e vendite in Europa? Lo abbiamo chiesto a Junya Kumataki, 42 anni, amministratore delegato della divisione auto di Suzuki Italia.
«Poiché i nostri stabilimenti si trovano molto distanti dall’area colpita - spiega - non abbiamo subito danni diretti. Alcuni ritardi nella fornitura dei componenti causeranno certamente disguidi nella produzione, che però speriamo di poter compensare e recuperare tra maggio e giugno».
Il 2010, a differenza degli altri mercati, l’Europa è stata avara di soddisfazioni per Suzuki. Come mai?
«Nel 2009, con i principali mercati europei supportati da incentivi, Suzuki con la sua gamma di vetture compatte e dai costi di esercizio contenuti ha ottenuto risultati lusinghieri. Era inevitabile che nel 2010, terminati i supporti all’acquisto, avremmo sofferto un po’, ma nulla di imprevisto o di irrecuperabile».
E dell’andamento di Suzuki in Italia cosa ci dice? Non è un po’ poco, l’1,45% di quota?
«La nostra quota è stabile. Sul nostro mercato di riferimento, quello dei privati, è addirittura in leggera crescita a dimostrazione della competitività della nostra gamma e delle capacità della nostra rete, un asset che molti concorrenti ci invidiano».
La gamma è composta attualmente solo da city-car e Suv...
«La gamma incontra perfettamente il trend attuale di “downsizing”, ovvero di contenimento delle cilindrate e delle dimensioni, incrementando assieme la versatilità delle nostre vetture. Non riteniamo di dover cambiare questo approccio, ma terremo il mercato sotto stretto controllo».
Cosa cambia, per Suzuki, con l’ingresso di Vw nell’azionariato? Ci saranno modelli in comune?
«La partnership è mirata allo scambio di tecnologie: un know-how consolidato nelle vetture compatte da parte di Suzuki e motopropulsori avanzati da parte di Vw. Stiamo definendo molti nuovi progetti e dobbiamo fare i conti con i normali tempi di sviluppo di un nuovo modello».
Le collaborazioni in essere. Quella con Fiat per i Suv compatti andrà avanti? E quella con Gm?
«Non stiamo privandoci della possibilità di collaborare con altri. Naturalmente Volkswagen ha la precedenza. La decisione verrà presa su base commerciale di volta in volta».
Per la ecomobilità diverse case giapponesi hanno puntato sull’ibrido...


«La nostra priorità è sviluppare motori a combustione interna con la migliore efficienza possibile. C’è la Swift Range, elettrica con un piccolo generatore a benzina con funzione di ricarica. Stiamo studiando la versione europea».

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