L’ultima trovata di Hollywood: lanciare gli sconosciuti (inglesi)

da Los Angeles

Sull’onda dell’infatuazione mediatica nei confronti dei novelli duchi di Cambridge, il cui matrimonio è stato il blockbuster televisivo dell’anno, la Bafta, l’accademia britannica delle arti cinematografiche e televisive, di cui il principe William è il presidente, ha organizzato sabato sera a Los Angeles il gala «Brits to Watch», dedicato alle giovani speranze del cinema, della TV e dei videogiochi made in Britain, in occasione della visita californiana di William e Catherine. Gli artisti britannici sono da sempre benvenuti a Hollywood, per l’ovvio vantaggio linguistico e l’ottima tradizione cinematografica e televisiva del Regno Unito, e astutamente la Bafta ha scelto quarantadue emergenti per lanciarli nell’olimpo hollywoodiano. L’effetto Will&Kate ha riempito il teatro Belasco di dirigenti di studios, produttori e agenti a cui sono stati mostrati estratti delle opere dei giovani artisti, con l’intento di creare interesse e tessere contatti. Tra gli ospiti spiccavano star del calibro di Nicole Kidman, Jennifer Lopez, Barbra Streisand, Tom Hanks, Jennifer Garner e Harvey Weinstein, che come tutti i partecipanti al gala hanno ricevuto dvd e biografie dei quarantadue fortunati prescelti, che includono attori, registi, produttori ma anche animatori, costumisti, montatori e creatori di videogiochi.
Tra gli artisti selezionati dalla Bafta spiccano il regista e sceneggiatore Joe Cornish, già attore in Hot Fuzz e ora regista di Attack the Block e coautore del copione del prossimo film di Spielberg, Le avventure di Tintin; James Bobin, sceneggiatore e regista per Da Ali G Show, il quale ha firmato la regia del film sui Muppets, che uscirà quest’inverno con le voci di Amy Adams, Mila Kunis, Jack Black e Jason Segel; Rory Aitken, produttore del prossimo film di James McAvoy, Welcome to the Punch; il compositore David Buckley, autore delle musiche della serie televisiva The Good Wife; Jamie Bull, montatore di show televisivi come The X Factor e America's Got Talent; Garth Edwards, regista e sceneggiatore di Monsters, ora alle prese con una nuova versione di Godzilla; gli esperti di effetti speciali Ben Lambert (Avatar, Prince of Persia) e Nathan Walster (Sherlock Holmes e Harry Potter); la produttrice Kate Solomon (United 93, Green Zone); gli attori Tom Hughes (Cemetery Junction), Daniel Kaluuya (Johnny English Reborn), Harry Lloyd (The Iron Lady), Gugu Mbatha-Raw (Larry Crowne), Juno Temple (Espiazione, I tre moschettieri) e Owain Yeoma (The Mentalist). Tutti uniti dalla speranza che questa sia per loro la prima tappa verso la fama planetaria di connazionali come Kate Winslet, Daniel Craig o Guy Ritchie.


Ma anche in mezzo alle star, la più ammirata della serata è stata la duchessa di Cambridge, elegantissima nel suo abito da sera lilla pallido firmato Alexander McQueen. Catherine sembra ispirarsi stilisticamente al glamour elegante e casto di Grace Kelly, e ha chiaramente azzeccato il suo debutto nell’alta società hollywoodiana.

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