«LaFerrari» e Lamborghini onore alla Grand'Italia SOLO PER POCHI Dallo stabilimento di Maranello usciranno 499 esemplari

«LaFerrari» e Lamborghini onore alla Grand'Italia SOLO PER POCHI Dallo stabilimento di Maranello usciranno 499 esemplari

La crisi dell'auto in Europa non riesce a incrinare la solidità del Salone di Ginevra che, anzi, quest'anno si allarga aggiungendo un padiglione, e non tocca nemmeno le supercar estreme che ogni anno scelgono l'esclusiva atmosfera del Palexpo per mostrare i propri muscoli. In prima fila, come sempre, l'Italia, e l'Emilia in particolare, coi suoi marchi storici che non hanno nemmeno bisogno di cercare un nome o una sigla per un nuovo modello: basta «LaFerrari», infatti, per designare la sportiva di Maranello più veloce e più potente della storia del Cavallino che è la regina quasi incontrastata della rassegna elvetica. Per la prima volta la tecnologia ibrida trova posto su una Ferrari, ma, attenzione, LaFerrari non funzionerà mai in modalità elettrica perché sarebbe un tradimento della missione che le è assegnata.
Certo, il sistema Hy-Kers contribuisce a ridurre le emissioni di CO2 (330 g/km), ma la formidabile accoppiata formata dal V12 di 6.262 cc da 800 cv a 9.250 g/minuto e dal propulsore elettrico da 120 kW (163 cv), nasce per fornire prestazioni da record e una coppia elevata anche ai bassi regimi. Il design, una vera scultura, è il frutto della stretta collaborazione tra il team di designer guidato da Flavio Manzoni e gli ingegneri che ha permesso di enfatizzare il legame tra forma e funzione. Alla perfetta integrazione tra i due propulsori provvede l'Hy-Kers realizzato dalla Scuderia Ferrari. Per passare da 0 a 100 LaFerrari impiega meno di 3”, un brivido riservato soltanto a 499 fedeli clienti del Cavallino che sicuramente saranno già in fila da tempo per entrare nella ristretta cerchia degli eletti. Ancora Italia e ancora Emilia, Sant'Agata Bolognese, dove c'è aria di festa per i 50 anni di Lamborghini e mestizia, stemperata nell'orgoglio, per il 20° anniversario della morte del fondatore Ferruccio. Nasce in chiave celebrativa, quindi, Veneno, la Lambo che, con il nome di un valoroso toro dei primi del '900, farà sognare i visitatori del Salone. Il sogno, infatti, è l'unica attività consentita dal momento che Veneno verrà prodotta in soli tre esemplari (oltre a quello del Salone che resterà a Sant'Agata) già venduti al prezzo di 3 milioni (l'uno, è bene precisare) più le tasse. Con un corpo scolpito dall'aerodinamica, disegnato dalla squadra guidata da Filippo Perini, dove l'aria fluisce senza ostacoli attraverso ogni sezione dell'auto, tranne che nel portatarga che è sigillato, la super sportiva italiana è spinta dal V12 6.5 che sviluppa una potenza massima portata a 750 cv. Con un peso contenuto - 1.

450 kg, 125 in meno della Aventador - reso possibile dal larghissimo impiego di fibra di carbonio, Veneno accelera da 0 a 100 in 2,8” e può raggiungere i 355 orari, valori che fanno capire che la nuova Lamborghini è un bolide da competizione in abito stradale che, comunque, grazie anche alla trazione integrale, può prestarsi agevolmente alla guida di tutti i giorni, ovviamente dopo aver trovato un robusto pool di compagnie pronto ad assicurarla.

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