
A Varedo, in provincia di Monza, c'è qualcosa che non ti aspetti, si chiama Alcova ma non dorme affatto. Partiamo dai numeri impressionanti dell'anno scorso, oltre 90mila presenze in una settimana e su due siti diversi. Inventata nel 2018 da Valentina Ciuffi e Joseph Grima, è una piattaforma erratica che ogni anno, nel pieno della Design Week, riunisce designer, aziende, istituzioni e ricercatori per indagare collettivamente il futuro del progetto e dell'abitare. Il tutto trasformando siti abbandonati, dimenticati o inaccessibili in hub per la creatività. Questo l'ha fatta diventare velocemente uno degli eventi più visitati e riconoscibili del calendario del design. Quest'anno il sito di punta è Villa Borsani. Per entrare un biglietto di 25 euro, scelta dettata dalla necessità di fondo: scaglionare gli accessi. Si tratta di un biglietto con prenotazione obbligatoria, valido per un solo giorno e utilizzabile anche per entrare con priorità negli altri siti, che restano comunque ad accesso gratuito.
La cosa non ha scoraggiato i visitatori: sold out praticamente in tutti gli orari. I fondatori di Alcova hanno spiegato che la Villa può ospitare contemporaneamente fino a 70 persone. Comunque con l'aumento dei siti da due a quattro, per l'edizione 2025 c'è molta più scelta per le visite. Accanto alle storiche residenze di Villa Borsani e Villa Bagatti Valsecchi, infatti, già protagoniste nel 2024, Alcova presenta per questa edizione due nuove location: l'ex fabbrica Snia e le Serre di Pasino. Sono location d'impatto, con una storia stratificata, dove in certi casi la natura ha anche iniziato a riprendersi gli spazi dimenticati dagli uomini.
Nelle serre si radica Ghost Orchids di Marcin Rusak Studio, progetto site-specific che intreccia la storia personale del designer e quella del luogo, attraverso una teoria di sculture realizzate in un materiale biodegradabile in collaborazione con il Lukasiewicz Institute. Interagisce con la memoria materiale Soft Horizons, un'installazione di sculture che celebra il marmo greco, utilizzandone frammenti rimodellati e riassemblati, dando loro una nuova leggerezza. L'ex fabbrica Snia diventa la quinta teatrale di un intreccio tra decadenza industriale e silenziosa erosione del post umano da parte della natura. Qui viene presentata Under the Volcano di Ranieri, scabra e monumentale installazione per raccontare la nuova collezione in pietra lavica creata da Francesco Meda e David Lopez Quincoces per l'azienda situata ai piedi del Vesuvio. Ospita anche la ricerca sui materiali del futuro di Habitare attraverso i progetti di una selezione di aziende e designer finlandesi.
Tra i progetti più interattivi e spettacolari, gli americani Decibel Made faranno una performance in loco, producendo oggetti con una stampante 3d, mentre 18 Drops of Sweat darà volume a un vero e proprio hammam gonfiabile. Villa Borsani presenta ancora una volta oggetti di design all'avanguardia esposti in dialogo con la sua architettura (modernista).
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.