Si crede spesso di conoscere tutto quanto c'è da conoscere sul Terzo Reich e sulla guerra scatenata in Europa dalle armate di Hitler, eppure ci si inganna. Lo dimostra l'ultima pubblicazione di Italia Storica a cura di Andrea Lombardi Kommando, le forze speciali tedesche nella Seconda guerra mondiale di James Lucas.
Il testo inedito nella nostra lingua e rimaneggiato da Lombardi ripercorre infatti il pionieristico, strategico e temerario impiego delle unità speciali basate su commando e raggruppamenti d'élite che, agli ordini del'Abwher (il servizio segreto tedesco, ndr), della Kriegsmarine e della Luftwaffe, rispettivamente aeronautica e marina, hanno dato battaglia agli Alleati usando tattiche inedite quanto peculiari, insieme a una vasta gamma di mezzi anfibi e aerei speciali che potrebbero essere annoverati in una sotto categoria delle Wunderwaffen, le armi meravigliose. Tanto per citarne qualcuna: i siluri pilotati o "torpedini umane" Neger, i sommergibili tascabili Hecht e Moloch, o la combinazione di aereo-pilota e aereo-bomba nota come Mistel: sistema pionieristico e di grande valore strategico che andrebbe quasi associato al moderno concetto di munizionamento aereo "fire and forget".
Incentrato sulle Forze Speciali terrestri, navali e aeree, il libro (586 pagine sormontate dalla mitica insegna dei brandeburghesi con maschera e pugnale) dedica particolare attenzione, per stessa ammissione dell’autore, a quelle formazioni di “commando” e “unità di una specialità d’Arma convenzionale che vengono raggruppate per formare un distaccamento di combattimento di tipo speciale” che hanno preso parte ai cinque lunghi anni di conflitto combattuto dal 1 settembre del 1939 alla resa incondizionata della Germania nazista, che pure nelle ultime tragiche battute del conflitto ha visto il sacrifico dei piloti dei reparti di speronamento aereo noti come Rammjäger, quanto dei giovani e giovanissimi guerriglieri/sabotatori delle forze speciali definite come "politiche", inquadrate nelle bande Werwolf.
Non solo "Commando"
Nel libro J.Lucas non ripercorre soltanto le temerarie azione dei commando della Divisione "fantasma" Brandenburg o dei raggruppamenti speciali aviotrasportati di fallschirmjäger che si distinsero in operazioni leggendarie come "Quercia" - la liberazione di Benito Mussolini dalla sua prigione sul Gran Sasso avvenuta nel 1943 sotto il controllo di Otto Skorzeny ma grazie al comando dello stimato maggiore Harald Otto Mors; ma analizza anche le azioni di destabilizzazione attutate dagli agenti del Servizio di Sicurezza delle Ss (Sicherheitsdienst, o Sd) in Boemia: impiegati come agent provocateur per fomentare una crisi politica facilitare l’invasione della Cecoslovacchia; sullo stormo per missioni aeree speciali o "segrete" Kg 200 (che all'occorrenza operava su velivoli nemici catturati, ndr); fino alle azioni subacquee dei Kampfschwimmer, specialità analoga agli uomini-rana italiani della Xª Mas.
Il tutto è puntualmente accompagnato da documenti, mappe, schede tecniche e materiale fotografico inedito quale utile contributo per riconoscere gli uomini che hanno comandato le operazioni e comprendere meglio il tipo di mezzi e unità schierate sul campo.
Come di consueto Italia Storica scova nello sterminato panorama editoriale dedicato alla storia militare, in particolar modo concentrato sui conflitti del XX° secolo e su quanto legato al Terzo Reich, un argomento tanto di nicchia quanto interessante ed essenziale per
avere contezza delle invidiabili capacità raggiunte dalle forze speciali tedesche che, a differenza dei commandos britannici e degli uomini rana della nostra Regia Marina, rimangono sconosciute ai più. Fino ad oggi almeno.
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