A lezione di Costituzione fin dall'asilo per imparare ad essere bravi cittadini

Il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini annuncia che dal prossimo settembre in tutte le scuole si insegnerà "Cittadinanza e Costituzione ". Alle superiori partirà pure l'educazione stradale con la possibilità per gli studenti di conseguire il patentino.

Roma. Arrivano in classe l'insegnamento della Costituzione, l'educazione ambientale, alimentare e pure quella stradale. Con la possibilità di prendere il patentino per gli studenti delle superiori. Il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, illustra una serie di novità che saranno operative già dal prossimo anno scolastico. Da settembre si parte con l'insegnamento di "Cittadinanza e Costituzione", un'iniziativa molto attesa dallo stesso presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che in diverse occasioni aveva sollecitato il governo in questo senso. Attenzione però la Gelmini tiene a sottolineare che non si tratta di un recupero della "vecchia" educazione civica. «Ci sarà un nuovo approccio, con nuovi contenuti e una nuova apertura all'esterno -spiega il ministro- Non ci saranno nuovi professori ad insegnarla e neppure verrà modificato l'orario scolastico. Assumeranno invece maggiore importanza l'interdisciplinarietà, le sinergie, le comprensenze di elementi di storia, di geografia e più in generale dell'ambito umanistico». Si parte dal prossimo anno scolastico con la sperimentazione negli istituti di ogni ordine e grado. Alla materia "Cittadinanza e Costituzione" saranno dedicate 33 ore annuali, più o meno un'ora alla settimana. Una grande novità riguarda l'educazione stradale. «In quell'ambito orario potrà essere impartita pure l'educazione stradale con la possibilità del rilascio del patentino di guida agli studenti delle superiori- spiega la Gelmini- Ci sarà una forte collaborazione con gli enti locali: presenteremo più dettagliatamente il progetto entro un paio di settimane». A disposizione dell'iniziativa sono stati stanziati complessivamente tre milioni di euro. Per quanto riguarda l'insegnamento della Costituzione il governo ha pensato di coinvolgere direttamente scuole e studenti attraverso un concorso. Il bando sarà emanato entro maggio e i migliori progetti di sperimentazione verranno finanziati con un milione di euro. Sono due invece i milioni di euro messi a disposizione dal governo per le campagne di educazione stradale nelle scuole: in parte saranno ricavati dai proventi derivanti dall'incasso delle multe. Come si articolerà dunque l'insegnamento della Costituzione e della Cittadinanza? Nella convinzione che per diventare buoni cittadini è meglio cominciare a studiare da piccoli si partirà già nella materna. Nella scuola dell'infanzia si prevede di «trasmettere le conoscenze e le abilità specifiche sul concetto di famiglia, di scuola e di gruppo come comunità di vita e i modi di agire corretti con i compagni, i genitori, gli insegnanti e gli altri adulti». Alle elementari verranno fornite «le prime nozioni sulla Costituzione e sulla convivenza; i diritti fondamentali dell'uomo; il concetto di formazione sociale con particolare attenzione alla tutela del paesaggio, l'educazione stradale, la salvaguardia della salute, il valore della multiculturalità e del rispetto». Alle medie si approfondiranno gli argomenti relativi al «dettato costituzionale in tutte le sue parti, diritti e doveri del cittadino, diritti e doveri del lavoratore, studio del diritto internazionale in materia di diritti umani, studio delle istituzioni europee». Infine alle superiori si approfondirà il tema anche attraverso «la riflessione su problematiche attuali e la promozione dell'impegno in prima persona per il benessere proprio ed altrui anche attraverso i volontariato». In più si impartirà l'educazione stradale con la possibilità al termine del corso di conseguire il patentino.

A fianco della Gelmini per presentare il progetto sull'insegnamento della Costituzione il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Paolo Bonaiuti, il procuratore nazionale antimafia, Piero Grasso, il presidente dell'associazione Libera don Luigi Ciotti e il comandante della Guardia di Finanza Cosimo d'Arrigo.

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