400 mila firme per far diventare la Pizza patrimonio dell'Unesco

Nel caso la richiesta venisse accolta, la pizza diventerebbe il settimo bene Made in Italy protetto dall'Unesco

400 mila firme per far diventare la Pizza patrimonio dell'Unesco

Un milione di firme per salvare la pizza. L'obiettivo è quello di raccogliere un numero sufficiente di firme per convincere l'Unesco a inserire "L'arte dei pizzaiuoli napoletani" nella lista dei beni immateriali da proteggere. Da marzo, quando Coldiretti e la Fondazione Univerde hanno lanciato l'iniziativa, sono state raccolte 400 mila firme e si prevede di arrivare a 750 mila entro novembre. La scadenza è fissata per il mese di dicembre. I promotori dell'iniziativa, sostenuti anche dal Ministero per le Attività produttive, porteranno le firme a Parigi in occasione della Conferenza internazionale per i cambiamenti climatici.

Coldiretti, soddisfatta per il superamento delle 400 mila firme, ha ringraziato tutti i testimonial che hanno aderito all'iniziativa, dai politici come Roberto Maroni, presidente della Regione Lombardia e Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio; ai personaggi della tv come Ilary Blasy, Jimmy Ghionee Giorgio Panariello; passando per i calciatori Totò di Natale, Fabio Quagliarella e l'intera squadra del Pisa.

Nel caso la richiesta venisse accolta, la pizza si affiancherebbe ad altri 6 prodotti del Made

in Italy protetti dall'Unesco. L'elenco comprende l'Opera dei pupi, il Canto a tenore, la Dieta mediterranea l'arte del violino a Cremona, le macchine a spalla per la processione e la vite ad alberello di Pantelleria.

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