Un anno al top: i consigli dello psicologo

Tutti vorrebbero iniziare il nuovo anno con il botto. Non è sempre così semplice, però, scegliere nella maniera giusta gli obiettivi da portare a termine. Lo psicologo John Monterosso ha voluto fornire alcuni consigli per organizzare al meglio i buoni propositi di gennaio

Un anno al top: i consigli dello psicologo

Affrontare al meglio l'anno appena iniziato è la volontà di tutti. Spesso, però, è molto difficile tenere fede a quanto ci si prefigge di portare a termine. È quello che si impara da ogni anno appena concluso: può capitare di non aver più fiducia nei propri mezzi, a tal punto da non riuscire più a stilare una lista di obiettivi. Così facendo, tuttavia, non ci si fa del bene: per questo utili possono risultare i suggerimenti degli esperti.

Il professore di psicologia John Monterosso ha voluto fornire qualche consiglio molto utile per riuscire a rispettare gli impegni che, nel mese di gennaio, si è di solito portati a scegliere per se stessi.

Secondo l'esperto, quando si mettono su carta i propri buoni propositi, è come se si inserisse un messaggio dentro una bottiglia: è un sorta di "documento", utile per sentirsi vincolati a ciò che vi è scritto. Per ottenere i risultati sperati, è sufficiente seguire delle semplici regole di metodo:

  • Non essere troppo ambiziosi: se si ha una agenda già troppo piena di impegni quotidiani, non rimandabili, è inutile appesantirla di ore di palestra e corsi di cucito. Bisogna essere ottimisti, ma non esagerare nella quantità di cose da fare in una giornata di 24 ore, considerato che bisogna pur dormire. Essere realisti è il primo passo;
  • Fallire negli obiettivi non è un problema da poco: ad esempio, se una persona decide di smettere di fumare ma desidera fortemente una sigaretta, potrà considerare un peccato veniale concedersi qualche tiro. Questa logica non funziona con i buoni propositi, bisogna pensare che se si cede alla tentazione il progetto sarà fallito;
  • Non bisogna porsi obiettivi vaghi: Porsi degli impegni vaghi vuol dire non stabilire delle vere regole da rispettare, questo modo di fare crea molte più scappatoie per poter fallire il progetto. Se si pensa di voler essere più gentili con i colleghi di lavoro, ad esempio, non ci si sta vincolando davvero. Mantenere la calma, non gridare, e via dicendo, sono obiettivi più specifici.
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