I vantaggi del "non essere multitasking"

Essere multitasking a lungo andare ci rende stressati e ansiosi. Gli psicologi consigliano vivamente di recuperare il gusto di compiere un’azione alla volta dimostrando quali sono i vantaggi per la nostra salute psicofisica

I vantaggi del "non essere multitasking"

Essere multitasking non è sempre l’approccio migliore per condurre una vita serena e soddisfacente.

Essere multitasking significa riuscire a compiere contemporaneamente tante cose. È tipico delle nuove generazioni e dei nativi digitali. Essere oberati di lavoro, condurre una vita frenetica piena di responsabilità può nuocere gravemente alla nostra salute psicofisica. Affatica la mente e genera stati di ansia e stress cronico.

Gli psicologi consigliano di lasciare da parte la “modalità multitasking" per riassaporare il gusto di compiere le azioni volta per volta. E quello che viene definito “single task focus”. Questo approccio aiuta a migliorare i propri obiettivi e lo svolgimento dei compiti da eseguire, puntando sulla serenità e il benessere personale.

Ecco i vantaggi del “non essere multitasking” o “single task focus”:

1. Mente più rilassata: il nostro cervello è programmato per focalizzarsi su un’azione alla volta. Lavorare su più compiti contemporaneamente non è un processo naturale. A lungo andare rischia di generare stress cronico e stanchezza psicologica;

2. Più produttività: lavorare su un compito alla volta o un obiettivo specifico, consente di ottenere soddisfacenti risultati in poco tempo, senza dispendio di energie. Si stima infatti che chi lavora in modalità multitasking tende a portare al termine solo il 50% del lavoro cominciato;

3. Maggiore gestione del tempo: svolgere un compito alla volta ci permette di giungere al giorno della scadenza di un progetto o, alla fine dell’esecuzione di un compito più rilassati e sereni. Alla base di ciò vi è una maggiore ed efficace gestione dei tempi e delle fasi del lavoro;

4. Maggiore concentrazione: quando si è multitasking si rischia di lasciare deviare l’attenzione da ciò che veramente conta. Concentrandoci su troppe cose contemporaneamente, infatti, non cogliamo l’essenza di uno specifico compito o progetto. Il rischio è anche quello di eseguirlo in maniera superficiale. Il “non multitasking” migliora il nostro livello di attenzione e concentrazione;

5. Meno tendenza a procrastinare: quando si è multitasking si tende a rimandare a domani ciò che potremmo eseguire oggi. Ciò si verifica perché la troppa molte di lavoro e il dispendio di energie che essa richiede, non ci permette di distinguere con lucidità i compiti ai quali dare priorità;

6.

Meno ansia e stress: lasciando da parte la tendenza a fare più cose contemporaneamente impariamo a goderci ogni singolo attimo in cui siamo impegnati ad eseguire un determinato compito. Non ci lasciamo sfuggire nulla e siamo più sereni e performanti.

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