"Il nostro impegno è coerente con quello che si è fatto. La nostra uscita da Confindustria non cambia il nostro impegno in Italia". Così John Elkann, presidente della Fiat, commenta l'abbandono di Confindustria deciso nei giorni scorsi, a margine della presentazione di "Maserati", lo scafo con cui Giovanni Soldini tenterà di battere alcuni record velici internazionali. Elkann rassicura riguardo alle sorti degli stabilimenti italiani che - dice - non solo continueranno a funzionare ai ritmi precedenti, ma vedranno nuovi investimenti.
"Abbiamo annunciato lunedì l'impegno a Mirafiori e in Irpinia per la produzione dei nuovi motori. Produrremo le nuove Maserati a Grugliasco", aggiunge Elkann, facendo presente che quest'ultimo investimento significherà la riapertura di uno stabilimento chiuso da cinque anni. "E stiamo anche costruendo le nuove Panda a Pomigliano. Questi sono tutti investimenti fatti in Italia". Non c'è quindi pericolo, a sentire il presidente di Fiat, che l'abbandono di Confindustria da parte della casa automobilistica cambi qualcosa negli impegni già presi con gli stabilimenti italiani di Fiat. E sottolinea che i lavoratori possono stare tranquilli e lasciare da parte le preoccupazioni. "Guardate cosa stiamo facendo: oggi stiamo fabbricando la Panda. Una cosa più concreta di questa non c’è".
Elkann parla anche delle motivazioni che hanno portato all'abbandono di Confindustria, giustificando la decisione presa.
"Le nostre motivazioni sono logiche e coerenti con il percorso che abbiamo fatto e che continuiamo a fare". E aggiungendo che "la cosa importante in questo momento, davanti a difficoltà e incertezze è di guardare al futuro e investire, come stiamo facendo, e di innovare".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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