Il convegno è stato introdotto da Pierantonio Macola, amministratore delegato Smau, e Andrea Rangone, coordinatore degli Osservatori ICT & Management della School of Management del Politecnico di Milano. A seguire Umberto Bertelè, presidente School of Management del Politecnico di Milano, coordinatore del convegno che ha visto intervenire nell'ordine: Roberto Formigoni, presidente Regione Lombardia, Carlo Sangalli, presidente Confcommercio, Bruno Dapei, presidente del Consiglio provinciale di Milano, Paolo Angelucci, presidente Assinform – Confindustria, Fabio Pistella, presidente CNIPA (Centro Nazionale per l'Informatica nella Pubblica Amministrazione) e Lucio Stanca, amministratore delegato Expo 2015.
"Valore fondamentale del nuovo format del Salone è la condivisione di conoscenza", ha dichiarato l'Amministratore Delegato di Smau Pierantonio Macola. In un Paese come l'Italia dove la spesa ICT delle imprese è ancora troppo basso rispetto alla media europea è necessario migliorare la consapevolezza dell'uso delle ICT per il business e bisogna dare ai manager delle conoscenze concrete, di solito ristrette ad ambienti accademici. Ai manager incaricati di gestire il cambiamento in azienda Smau offre l'opportunità di comprendere, dalle voci più autorevoli del settore, come investire in modo efficace nell'innovazione tecnologica.
La collaborazione tra School of Management del Politecnico di Milano e SMAU ha dato vita a uno specifico Osservatorio con l'obiettivo di monitorare alcuni trend rilevanti del Mercato ICT in Italia. In particolare, nel corso del 2009, sono stati interpellati oltre 200 CIO, 150 direttori funzionali, 250 imprese, 25.000 società di capitali (ultimi 4 anni) e oltre 700 operatori del canale. Il quadro italiano che emerge – ha evidenziato Andrea Rangone- ha un doppio volto: da un lato l'Italia si posiziona al 22° posto per la capacità di innovare, con una penetrazione di internet al 49% (contro oltre il 60% dei paesi più avanzati), e l'uso della la banda larga al 18% (media europea del 24%). Dall'altro tuttavia la penetrazione di telefoni cellulari è al 86%, la presenza di terminali 3G al 43,5% (contro 38,7%) e l'indicatore di maturità ICT è cresciuta del 20% rispetto al 2007. La particolare situazione italiana- ha sottolineato Rangone- necessita prima di tutto di un "elettrochoc" culturale a tutti i livelli che serve per superare il nostro digital divide rispetto agli altri Paesi europei.
Roberto Formigoni, presidente della Regione Lombardia, ha ricordato che già dalla fine degli anni '90 il governo regionale ha colto la valenza dell'innovazione tecnologica e digitale, non considerandola come un settore specifico, ma come una componente organizzativa ed economica trasversale, indispensabile al cambiamento e al progresso dell'intero sistema. In questa sfida Regione Lombardia ha scelto la strada di una governance sussidiaria, capace di "accompagnare" le imprese più innovative e svegliare quelle "dormienti".
Un cambiamento culturale è quello che auspica il Presidente di Confcommercio Carlo Sangalli, che ha sottolineato come oggi più di ieri è importante puntare sui processi di innovazione del sistema dei servizi, i cui incrementi di produttività potrebbero dare un importante contributo per la risposta alla crisi e per il ritorno alla crescita. Confcommercio da parte sua ha implementato la sua azione di sensibilizzazione e sostegno alle imprese e alle associazioni del settore.
Compito delle politiche pubbliche di sostegno all'innovazione – ha detto nel suo messaggio il Presidente della Provincia di Milano Guido Podestà, rappresentato dal presidente del Consiglio provinciale Bruno Dapei – è accelerare l'attivazione di tutte quelle iniziative che incentivino l'uso sociale della rete e ne sfruttino le molteplici opportunità per i cittadini e per le imprese. Questo obiettivo appare ancor più rilevante in Lombardia e nell'area metropolitana milanese dove si concentra più di un quarto del fatturato IT.
Per il presidente Assinform – Confindustria Paolo Angelucci l'Information Technology italiana è un patrimonio nazionale da difendere e valorizzare. L'auspicio di Assinform è che tutto ciò emerga sempre più, grazie anche alla tangibilità che SMAU può dare all'impegno e al valore delle aziende del settore, perché -ha sottolineato Angelucci- l'ICT è industria.
Guardare avanti con convinzione e recuperare il tempo perduto con progetti efficienti e trasparenti supportati dall'ICT è quanto emerge dal messaggio inviato del Ministro Renato Brunetta i cui saluti sono stati portati da Fabio Pistella, Presidente CNIPA. Secondo Pistella bisogna costruire una domanda adeguata di beni e servizi, condizionata e stimolata da azioni pubbliche, quali "Mettiamoci la faccia", "Linea Amica" e "Reti Amiche", progetti cioè che concretamente modernizzano la pubblica amministrazione e il sistema delle imprese.
L'Amministratore Delegato Expo 2015 Lucio Stanca ha sottolineato come Smau sia un'occasione importante per affermare il ruolo che l'industria ICT ha per la crescita e la competitività dell'Italia.
In tale ambito, Expo 2015 rappresenta una straordinaria opportunità per creare valore economico e sociale intorno a un tema che rappresenta una sfida globale di grande attualità: "Nutrire il Pianeta. Energia per la Vita".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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