Coverciano - Totò resta fuori. Marcello Lippi chiude ancora una volta le porte della Nazionale ad Antonio Cassano: "Non ho assolutamente nulla contro di lui, è un ottimo professionista e un gran bravo ragazzo. Rispetto le opinioni di tutti, i sondaggi che lo vogliono in Nazionale. Sarebbe bello che anche gli altri rispettassero la mia opinione". Il ct ha commentato la mancata convocazione dell’attaccante della Sampdoria nel primo giorno di ritiro a Coverciano, dove la Nazionale si allena da oggi in vista del doppio impegno di qualificazione ai Mondiali 2010, contro Georgia e Bulgaria. "L’argomento Cassano - ha aggiunto Lippi - non mi dà in alcun modo fastidio. Una situazione del genere è capitata a non so quanti ct prima di me, e capiterà ancora ai futuri allenatori della Nazionale".
Inter o Juve? Non me ne frega... "Juve o Inter per lo scudetto? Sentite, di queste cose non me ne frega niente...Io penso alla nazionale che nelle due prossime partite può mettere una pietra sopra il discorso qualificazione". Lippi, dopo la polemica a distanza innescata da Josè Mourinho per il suo pronostico sulla candidata al titolo, dribbla dal ritiro della nazionale la domanda a proposito con un piccolo scatto di impazienza. "Ci sono otto juventini in questa nazionale - ha spiegato il commissario tecnico dell’Italia - perché la Juventus ha deciso di puntare sui giocatori italiani. Ci sono società che, giustamente, sono orientate sugli stranieri: è logico che se vado a vedere una partita, non vado lì dove ci sono tanti giocatori di altri paesi, mi interessano gli italiani". E sull’onda di Gattuso che era "entrato" nel botta e risposta Lippi-Mourinho con un "il ct guarda al suo orticello", il tecnico azzurro ha chiosato: "L’avvio positivo della Juventus mi fa ben sperare, per queste due partite e per il prosieguo del cammino della nazionale". Quanto al derby, "credo che un risultato del genere non se lo aspettasse nessuno, con un Milan crescita.
Ma l’Inter ha un parco giocatori di gran potenziale, è chiaro che se si creano certe occasioni e le sfrutta, poi può uscire quel risultato. Moratti dice che la sua squadra a un certo punto si è fermata? Non ho avuto questa impressione, piuttosto quando è stato espulso Gattuso ho pensato che la partita era finita lì".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.