Dopo la Tunisia e l'Egitto l'aria di rivoluzione soffia anche in Yemen. L'effetto domino ha contagiato anche il paese arabo: i giovani sono scesi nelle strade chiedendo al presidente di lasciare spazio a nuove figure. Sedicimila manifestanti sono scesi per le strade della capitale yemenita, Sanaa, per chiedere le dimissioni del presidente Ali Abdullah Saleh, in carica dal 1978. "Trent’anni al potere sono abbastanza, Ben Ali se n’è andato dopo venti", urlavano i dimostranti, ispirandosi alla cosiddetta Rivoluzione dei gelsomini che ha portato al crollo del ventennale regime del rais tunisino. Sempre a Sanaa si è poi formato in una zona del centro anche un altro corteo, a cui hanno aderito alcune migliaia di persone. Fonti di stampa riferiscono che manifestazioni hanno avuto luogo oggi anche nelle città di Aden e Taiz, mentre l’opposizione ha minacciato di organizzare iniziative simili anche in altri governatorati. A Taiz, come a Sanaa e Aden, i manifestanti oltre che contro Saleh, scandiscono slogan anche contro la corruzione nella pubblica amministrazione e contro il governo, con riferimenti espliciti alla situazione in Tunisia.
Un giornalista locale ha riferito allo Yemen Times che le manifestazioni ad Aden sono iniziate da alcuni giorni e si svolgono quasi sempre di notte, affinchè sia più difficile fotografare i manifestanti che a più riprese hanno lanciato sassi contro le forze di sicurezza.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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