Roma - Un quadro desolante quello del mondo accademico del Belpaese. Calano gli iscritti all’università e anche il numero dei laureati continua a scendere. Nell’anno accademico 2007-2008 hanno deciso di proseguire gli studi lo 0,1% di studenti in meno rispetto all’anno prima. Mentre alla laurea nel 2007 sono arrivati lo 0,4% in meno, neanche 300mila studenti (299.629).
Sempre meno laureati Non raggiungono i due milioni (1.808.665) gli iscritti nelle 93 sedi universitarie italiane, e più della metà sono donne (57%) che si confermano le più brave: sei su dieci arrivano alla meta. La più gettonata è la facoltà di Economia con un boom di iscritti (il 13,2% in più), mentre perde sempre più appeal Giurisprudenza con il 27,5% di studenti in meno. È quanto emerge dalla Relazione generale sulla situazione economica del Paese relativa al 2008 pubblicata dal Tesoro. Le donne continuano a scegliere i corsi dell’area dell’insegnamento (il 91,2% punta su Scienze della Formazione) e Umanistica (74,9%). Restano appannaggio degli uomini Ingegneria e Informatica: solo il 18,1% e il 17,4% delle donne le scelgono. Tra le facoltà tengono Medicina (+3%), Architettura e Ingegneria civile (+3,2%), Scienze della Formazione (+1%), Scienze Naturali (+1,2%), Servizi alla persona (+4,9%), Fisica (+4,9%). Perdono quota invece le facoltà umanistiche (-0,2%), Ingegneria dell’informazione (-2,8%), l’area artistica (-2,9%), Giornalismo ed Informazione (-9,6%), Informatica (-3,4%), Agraria (-0,5%).
Continuano a diminuire gli iscritti ai corsi del vecchio ordinamento, che rappresentano l’11,4% e diminuiscono anche gli iscritti alle lauree triennali, mentre risultano aumentare le iscrizioni alle lauree biennali e alle specialistiche a ciclo unico.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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