Dico solo che Enzo Ferrari non avrebbe mai permesso un simile squallore: presentazione preconfezionata, senza vita, senza dibattito. Ma quali disagi! E da parte di chi? Anche quella volta, quasi 50 anni fa, faceva freddo. Pochissimi chilometri d'Autosole. Una foratura in ingresso. "Pit-stop" sul ciglio innevato per il cambio-ruota. Il solo disagio era per l'abito scuro da cerimonia, perché dovevo ricevere il Premio Dino Ferrari, prima edizione. Dunque, conta solo quello che si porta dentro. Grazie, Ing. Ferrari. Grazie di tutto.
Ed ora non leggo le "veline" su una macchina ancora da finire. Osservo tre elementi vitali: la nuova progettazione, le sospensioni "pull-rod" e l'arrivo di un grande specialista di pneumatici, il mitico Hirohide Hamashima (14 anni di insuperati progressi con la Bridgestone), giusta reazione ai notevoli maltrattamenti di pneumatici del 2011. Nell'insieme, la macchina appare ben realizzata e si avverte la mano di Rory Byrne, "pensionato d'oro" e consulente di valore, nell'attuale penuria di progettisti. Se mancano quelle innovazioni fantasiose (leggasi illecite, stile Newey) invocate dal "Reuccio" al momento delle decapitazioni, è solo per il regolamento di una F1 ormai alla stregua di una "Monomarca", come dicono i miei figli. Già si deve ringraziare la Fia-Tv che - miracolo a Parigi! - ha bloccato gli avantreni a geometria variabile (puntone allungabile) in frenata. Magari l'avesse fatto con il "mass-damper", con il "double decker", con l'"F-duct", con le soffiature infuocate, con l'ala flessibile, eccetera.
Fine delle manipolazioni? No, restano sempre le ali, le gomme, i motori e qualche trovata in gestazione. I manipolatori-Tv vogliono un 2012 ancora favorevole alla Rbr, ma di stretta misura. Così, la Ferrari deve vedersela con la McLaren, da cui ha ereditato, oltre ai tecnici, alcuni concetti aerodinamici, che, tuttavia, appaiono meglio risolti nella nuova MP4-27. Aerodinamica tardiva, dopo aver pressoché smantellato la CFD. Fuorviante? Infruttuosa? Perseguitata dalla Fia-Tv? Nessuno pensi che due profilini abbozzati qua e là possano sopperire alle grandi perdite di effetto-suolo. L'adeguamento "pull-rod" alla maggioranza, guidata da Newey, è favorevole all'aerodinamica posteriore; meno sicuro è l'apporto anteriore. I grandi progettisti degli anni passati sostenevano che lo schema "push-rod" garantiva maggior precisione. Ma oggi l'importante è solo liberare spazio per il flusso d'aria. Qualche peso abbassato è marginale. Che dramma, per il "musetto-bumpy"! Ma, signori: con quel ridicolo preavviso, chi poteva rimodellare l'intera cellula? La McLaren è progredita da due anni; la Ferrari no.
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