Roma - Oggi in commissione Affari costituzionali, la maggioranza è andata sotto su un emendamento dell’Italia dei
valori al decreto legge sull’unità d’Italia che prevede l’istituzione di una ricorrenza non festiva da celebrare
con iniziative culturali e nelle scuole il 17 marzo di ogni anno. Nonostante la
debacle della maggioranza, il testo del ddl che converte in legge la festa di celebrazione del 150esimo
anniversario dell’Unità d’Italia approda all’Aula di palazzo Madama.
Il dato politico più rilevante della sconfitta della maggioranza in commissione, però, non è il contenuto
dell’emendamento Idv, che verrà corretto dall’Aula, quanto piuttosto la difficoltà della discussione su questo
ddl, sul quale si registra la mancata partecipazione al voto da parte dei senatori leghisti.
I leghisti non votano Gli esponenti del
Carroccio, infatti, non hanno votato in commissione, dove pure il mandato al relatore Andrea Pastore (Pdl) è
passato a larghissima maggioranza.
Certo, i leghisti hanno assicurato che domani mattina voteranno il testo finale del ddl, ma quel che teme il
Pdl, adesso, è una qualche sorta di imboscata in Aula. Intanto, dai banchi della minoranza si alzano voci molto critiche nei confronti del Carroccio.
Per Enzo Bianco, capogruppo del Pd in commissione Affari Costituzionali del Senato, "il Pdl ha deciso di
votare contro l’emendamento dell’Idv che trasformava il 17 marzo di ogni anno nella "Giornata
dell’indipendenza della nazione e della indivisibilità della Repubblica", dimostrando una subordinazione
inaccettabile al Carroccio. La Lega, inoltre, ha deciso di non partecipare al voto finale in commissione sul
decreto che ha istituito festa del 17 marzo. È l’ennesimo sfregio a un valore e a un sentimento che unisce il
Paese intero, da Nord a Sud".
Governo battuto su contabilità Il governo è stato battuto al Senato nel corso di una votazione di un emendamento dell’Udc (Musso, D’Alia) sulla legge di contabilità. L'esecutivo aveva espresso parere contrario.
L’emendamento dell’Udc su cui governo e maggioranza sono andati sotto, prevede che i collegati alla Finanziaria debbano essere presentati alle Camere entro il mese di gennaio di ogni anno.Pareggio sul nucleare E' finita in pareggio anche sul parere al decreto legislativo sul nucleare. Il voto si è infatti fermato sul 9 a 9, e quindi il parere non è stato dato.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.