Via dall'aula e il tricolore. L'affronto delle toghe rosse a Nordio

L'Anm infiamma la mobilitazione contro la separazione delle carriere. Durante l'inaugurazione dell'anno giudiziario le toghe abbandoneranno l'aula, poi lo sciopero a fine febbraio

Via dall'aula e il tricolore. L'affronto delle toghe rosse a Nordio
00:00 00:00

Sulla toga esibiranno una coccarda tricolore, ma non per celebrare l'unità nazionale. Al contrario, i magistrati dell'Anm sanciranno così l'ennesimo affronto al governo. In occasione della cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario, inoltre, esporranno dei cartelli con sopra scritte frasi sul valore della Costituzione e abbandoneranno l'aula durante l'intervento del ministro Carlo Nordio o di un suo rappresentante. La mobilitazione è decisa ed è senza appello: il Comitato direttivo centrale dell'Associazione nazionale magistrati ha infatti approvato, con qualche astensione, un documento sulla modalità della protesta da attuare in occasione della cerimonia che si terrà il 3 febbraio prossimo presso il Consiglio di Stato, in attuazione di quanto già deciso nell'assemblea straordinaria del dicembre scorso.

Le toghe rosse alzeranno nuovamente la voce contro la riforma della giustizia voluta dal governo e in particolare contro la separazione delle carriere, dopo il primo sì ottenuto proprio nei giorni scorsi alla Camera. L'Anm ha inoltre deciso di proclamare una giornata di sciopero per il giorno 27 febbraio 2025. Anche in questo caso, tutto previsto: recentemente, infatti, era stato lo stesso presidente dell'Associazione, Giuseppe Santalucia, ad accreditare l'ipotesi di uno sciopero. "Non ci faremo scrupolo se servirà a rendere più forte una voce di contrarietà". L'avanzamento della riforma ha quindi riacceso la mobilitazione e dato concretezza a quella strategia.

Il primo atto plateale della protesta, come spiegato, si terrà a Palazzo Spada a Roma. Il Comitato direttivo centrale dell'Anm ha infatti deliberato: di "invitare tutti i magistrati a partecipare alle cerimonie di inaugurazione dell'anno giudiziario 2025 indossando la toga e una coccarda tricolore; che i magistrati, prima dell'inizio della cerimonia, si raccolgano all'esterno, mostrando cartelli, sui quali saranno trascritte frasi tratte da un testo significativo sul valore della Costituzione, che saranno individuate dalla Giunta esecutiva centrale e trasmesse successivamente alle Ges". L'Associazione nazionale magistrati ha inoltre decretato che "tutti i magistrati partecipanti a qualsiasi titolo alla cerimonia con toga indosso e Costituzione alla mano abbandonino l'aula in forma composta nel momento in cui il ministro o un suo rappresentante prendano la parola, salvo ragioni istituzionali lo impediscano" e "che i presidenti delle Ges locali, che interverranno tutti alle cerimonie inaugurali prendendo la parola, daranno lettura di quelle stesse frasi all'inizio dei loro interventi programmati e ne spiegheranno pubblicamente in sintesi il senso, illustrando le ragioni della protesta e della presenza in toga".

Tali indicazioni, tuttavia, non fanno altro che alimentare le suggestioni su una magistratura che in specifiche circostanze sembra comportarsi come una corporazione e non come un potere indipendente. Inquieta e fa riflettere il fatto che una associazione suggerisca ai giudici di comportarsi in una determinata maniera con il dichiarato obiettivo di lanciare un messaggio di dissenso alla politica. Tutto questo rischia peraltro di danneggiare ulteriormente l'immagine e l'imparzialità della stessa della magistratura, che secondo un recente sondaggio non gode di particolare fiducia da parte dei cittadini.

L'Anm ha infine deciso di scioperare il 27 febbraio prossimo e "di rimettere al prossimo Comitato direttivo centrale le ulteriori iniziative di protesta e sensibilizzazione in esecuzione del deliberato dell'assemblea straordinaria del 15 dicembre 2024".

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica