Il comitato direttivo centrale dell’Associazione Nazionale Magistrati con un documento approvato sabato scorso tuona contro la proposta del Guardasigilli Carlo Nordio di alzare l’età pensionabile dei giudici. L'idea del ministro del governo Meloni è alzare la pensione dei magistrati da 70 a 72 anni anche per corprire gli organizi.
Ma l'Anm evidenzia che "un simile intervento non è concretamente utile a raggiungere lo scopo di colmare i rilevanti vuoti di organico della magistratura, poiché trattenere in servizio i magistrati più anziani non risolverà i problemi di scopertura degli uffici giudiziari di primo grado e soprattutto di quelli più disagiati dove normalmente prestano servizio solo magistrati di minore anzianità". Dunque "pur non manifestando alcuna preconcetta contrarietà", l'Anm "chiede che scelte di questo tipo non vengano adottate, come stato fatto almeno nell'ultimo decennio, con iniziative legislative estemporanee, ma all'esito di una riflessione più ampia sullo status dei magistrati, a cominciare dal loro ingresso in carriera, senza trascurare di considerare le complessive esigenze del servizio giustizia e la congruenza degli interventi rispetto agli obiettivi programmati". Questo, conclude il documento, " anche per evitare che simili misure, se sottratte a una logica di sistema, possano apparire indirizzate a finalità differenti rispetto a quelle cui dovrebbero naturalmente essere rivolte”.
E' stato il Capo di Gabinetto del ministro Nordio "a sollecitare una riflessione dell' Anm su una proposta di innalzamento dell'età pensionabile a 72 anni," aveva detto ieri il presidente del sindacato delle toghe Giuseppe Santalucia, spiegando che l'ipotesi prevede che chi rimane in servizio debba comunque rinunciare all'incarico direttivo eventualmente ricoperto.
Eppure solo qualche hanno fa, quando presidente del consiglio era Matteo Renzi, e abassò l’eta pensionabile dei magistrati, l’Anm fece le barricate perché era contraria. Era il 2014 quando la legge Madia passò la pensione dei magistrati dai 75 ai 70 anni. Poi prorogata più volte proprio per la contrarietà dell’Anm che minacciava lo sciopero. Segretario era Piercamillo Davigo, che era proprio tra coloro che sarebbero dovuti uscire dalla magistratura per via dell’anticipo pensionistico.
E in quel momento l’Associazione puntò proprio sulla carenza di organico per ritardare la riforma. L'Anm "ha deciso di appoggiare" i ricorsi dei magistrati che vorranno di impugnare anche davanti alla Corte Ue la proroga delle pensioni di alcuni vertici delle magistrature. "Se la corte europea" li accogliesse, ci "sarebbero effetti devastanti perché rivivrebbe il termine dei 75 anni per andare in pensione", disse Davigo. La proposta del sindacato dei magistrati è di estendere, almeno fino a quando restano le scoperture di organico (mancano 1.130 giudici su un totale di 9.000) la proroga fino a 72 anni per il pensionamento a tutti i magistrati.
Una manovra, ha detto ancora Davigo, che "non costa niente perché prenderebbero lo stipendio invece della pensione”.Oggi quella stessa proposta, di 72 anni, l'ha fatta il ministro Nordio, ma i magistrati fanno dietrofront. Sembra quasi che ciò che interessi ai magistrati sia protestare contro i governi.
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