Migranti, ancora un assist dai giudici alle Ong: "Lo stop alle navi è illegale"

Esulta Sea Eye, alla quale il tribunale di Vibo Valentia ha dato ragione per un fermo nave dell'ottobre 2023: "Tribunali contro la politica e la pratica amministrativa italiana"

Migranti, ancora un assist dai giudici alle Ong: "Lo stop alle navi è illegale"
00:00 00:00

È arrivata oggi la sentenza definitiva per il fermo amministrativo della nave Sea Eye 4 a ottobre 2023: il tribunale, come previsto, ha fornito l'ennesimo assist alle Ong e stabilito che la nave "ha adempiuto pienamente al proprio dovere di salvataggio in mare durante un'operazione nel Mediterraneo lo scorso anno. Il procedimento prevedeva un fermo di 20 giorni". Così si legge nella nota diramata dalla stessa organizzazione. Secondo il giudice di Vibo Valentia che ha firmato la sentenza, "il salvataggio effettuato dalla Sea-Eye non ha mai rappresentato una minaccia per la sicurezza delle persone coinvolte. Ha inoltre sottolineato che seguire le istruzioni della cosiddetta guardia costiera libica non sarebbe stato conforme al diritto internazionale".

Quest'ennesima sentenza, che di fatto legittima a pieno l'operato delle Ong, e le loro pretese di sbarco in Italia, va a fornire un ulteriore bastone di supporto alle rimostranze che le organizzazioni muovono nei confronti del nostro Paese. Se i giudici sconfessano l'operato della guardia costiera libica, Paese al quale viene comunque riconosciuta una zona Sar di competenza dal diritto internazionale, ciò significa che qualunque intervento effettuato a ridosso delle coste del Paese nordafricano dalle Ong è lecito. "Ancora una volta i tribunali italiani si sono pronunciati contro la politica e la pratica amministrativa italiana. Siamo stati in grado di dimostrare che la detenzione di navi di soccorso civili è illegale", esulta la Ong.

"Questa sentenza è un successo su tutta la linea perché il giudice non si è concentrato su questioni procedurali, ma ha piuttosto sottolineato il dovere del salvataggio in mare e ha chiarito che nessuna persona dovrebbe annegare nel Mediterraneo", prosegue la nota, che diventerà con ogni probabilità un'ancora di appiglio per le successive battaglie legali che le Ong apriranno contro l'Italia. Si tratta dell'ennesima sentenza che mette i bastoni tra le ruote al governo Meloni e al suo tentativo di rallentare gli ingressi irregolari in Italia. A novembre, gli sbarchi delle Ong hanno inciso per quasi il 20% sul totale dei migranti arrivati in maniera irregolare.

Mentre gli altri Paesi riescono a chiudere le frontiere, a fermare l'immigrazione clandestina, l'Italia è ancora schiava di un'ideologia radicata che combatte un governo per partito preso. Favorendo, così, l'illegalità.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica